Dopo mesi di stallo arriva finalmente il progetto Acea per il termovalorizzatore di Roma: il bando tra qualche settimana.
Ora l’obiettivo è battere la corsa contro il tempo, per far sì che l’impianto venga realizzato entro il 2026. Il termovalorizzatore di Roma risolverebbe una volta per tutte il problema dei rifiuti, per cui negli ultimi mesi la Capitale è stata presa di mira.
I ritardi del progetto
Dopo l’annuncio del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la comunità si era già preparata ad un sostanziale cambiamento che avrebbe donato nuova luce alla città. A causa dei rincari – dovuti sia dall’aumento dei costi delle costruzioni che dei tassi di interesse – la definizione del progetto Acea ha quindi subito ritardi.
La realizzazione del termovalorizzatore prevede una spesa di oltre 700 milioni. Costi proficui che hanno obbligato Campidoglio a posticipare la costruzione e la gestione dell’impianto, programmato tra luglio e agosto scorsi.
L’approvazione del termovalorizzatore di Roma
Il 23 ottobre scorso Acea – la multiutility partecipata dal Campidoglio al 51% – ha finalmente annunciato il progetto per il termovalorizzatore, il cui bando dovrebbe vedere la luce tra qualche settimana. Secondo i piani, la realizzazione dell’impianto sarà ultimata entro il 2026.
Dopo l’uscita del bando, saranno necessari altri ulteriori mesi per la presentazione del progetto definitivo e la partecipazione al bando di gara. Il grande impianto da 600mila tonnellate l’anno, con due linee parallele da 300mila tonnellate l’anno, dovrebbe iniziare quindi a incenerire i rifiuti tra settembre e ottobre 2026.
A margine dell’Assemblea Anci a Genova, l’ad di Acea Fabrizio Palermo ha dichiarato: “Il termovalorizzatore è un progetto molto importante per Roma, abbiamo presentato una proposta al Comune di Roma che ci vede coinvolti con partner internazionali quali Hitachi, Suez, Vianini. E’ un progetto che farà fare un salto importante alla città, sta andando avanti, noi ci crediamo molto, ci investiamo e ci investiremo”.