Terracina: come Procaccini e Tintari hanno provato a fermare la indagini

Terracina: come Procaccini e Tintari hanno provato a fermare la indagini

“Robbe’ o si allinea, o noi come consiglio comunale dobbiamo prendere una decisione, perchè se lei ci mette in croce, è meglio che se ne va”.

Queste le parole ripristinate in merito ad un’intercettazione con la sindaca di Terracina, ossia uno dei maggiori indagati dell’inchiesta Free Beach, che dettaglia il fatto che il comandante della capitaneria di porto, Emilia Denaro, avrebbe dovuto essere “cacciata”, in quanto a causa di specifiche analisi, la Denaro stava facendo emergere alcune gravi irregolarità in merito all’assegnazione delle concessioni legate agli stabilimenti balneari di Terracina.

Emilia Denaro era finita nell’occhio del mirino di tutti gli indagati, i quali stavano cominciando ad accusare le pressioni esercitate dalla Procura di Latina. Emilia Denaro si è trovata i bastoni tra le ruote, da parte del funzionario comunale Corrado Costantino, della sindaca Roberta Tintari e l’europarlamentare Nicola Procaccini.

Gli indagati si sono allarmati, quando l’ufficiale si è presentata in comune per acquisire documenti sugli affidamenti. Un intralcio che induce Tintari e Procaccini, come da intercettazione, ad andare a parlare “con chi è sopra di lei”.

sirene Polizia

Sistema Terracina

“Sopra di lei”, c’è solo l’europarlamentare Nicola Procaccini, il protagonista accusato di depistare le indagini ed evitare i controlli. A tal proposito, gli inquirenti, nelle 690 pagine dell’ordinanza, riportano un episodio piuttosto eloquente, nel quale l’ex portavoce della Meloni, risulta il protagonista: è il 21 gennaio 2020, quando Procaccini si presenta a un incontro con il Pm Carlo Lasperanza e il maggiore dei carabinieri Giuseppe Bottone. Procaccini non lo sa, ma in quel momento il magistrato lo sta registrando, mentre si lamenta del fatto che, secondo lui, in quel momento la Capitaneria di Porto stava svolgendo un’attività di controllo sulle attività balneari troppo pesante, con l’unico obiettivo di screditare l’Amministrazione comunale.