Secondo l’Oms il bilancio totale delle vittime potrebbe arrivare a 20.000.
Il terribile evento sismico ha sconvolto la regione del confine tra la Turchia e la Siria, causando ben 6.200 vittime, 23 milioni di persone colpite, decine di scuole e ospedali distrutti e un’area di 450 chilometri devastata.
Le autorità competenti hanno comunicato che il numero di vittime accertate in Turchia è di 4.544 e in Siria di 1.712. Queste informazioni sono state fornite dall’Agenzia turca per i disastri e le emergenze (Afad), come riportato dall’Anadolu. Inoltre, si è saputo che ci sono 26.721 feriti e 5.775 edifici distrutti.
Le persone sono state prese dal panico, e i soccorsi sono immediatamente giunti dalla Turchia e da altre nazioni, tra cui l’Italia.
Un italiano disperso
Il ministro Tajani ha informato che un uomo di 50 anni di nome Angelo Zen, originario del Veneto, è risultato disperso nella zona colpita dal disastro. Nonostante le difficili condizioni, le squadre di soccorso hanno fatto un grande sforzo per salvare il maggior numero possibile di persone. Ad oggi, sono state messe in salvo 8.000 persone e si continua a cercare altre eventuali vittime. In un recente sviluppo, una donna e i suoi tre figli sono stati recuperati dopo 28 ore di intensi sforzi da parte delle squadre di soccorso e sono stati portati in salvo.
Terremoto: da tutto il mondo aiuti umanitari
Il Ministro Musumeci ha inviato una nave con a bordo un ospedale da campo. L’intera comunità internazionale ha espresso solidarietà verso le popolazioni colpite, inviando mezzi di soccorso, aiuti economici, e assistenza legale.
Per sostenere le persone più vulnerabili, è necessario fornire loro maggiori risorse e servizi, e sviluppare programmi di prevenzione e preparazione per limitare i danni futuri.
Ciò che accaduto è una tragedia che non dimenticheremo mai, e dobbiamo lavorare tutti insieme per aiutare i sopravvissuti e ricostruire le loro comunità.