Terremoto Campi Flegrei: arrivano i droni per le analisi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Terremoto Campi Flegrei: arrivano i droni per le analisi

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Come i droni stanno rivoluzionando l’analisi degli edifici ai Campi Flegrei dopo i terremoti. Dettagli sul progetto di mappatura.

L’uso dei droni sta trasformando il modo in cui si analizzano gli edifici danneggiati dai terremoti, e i Campi Flegrei rappresentano uno degli scenari più recenti di questa innovazione.

Le attività di mappatura, iniziate recentemente, sono parte integrante del progetto del Consorzio Reluis, previsto dalla legge 140 sul rischio bradisismico. Le immagini a infrarossi e le foto dai rilievi termici offrono una visione dettagliata dello stato degli edifici, permettendo interventi mirati per garantire la sicurezza pubblica.

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Il progetto di mappatura nei quartieri Flegrei

La giornata inizia al mattino sul lungomare di Bagnoli, un quartiere napoletano dell’area flegrea particolarmente vulnerabile al bradisismo. Un drone si alza in volo, scansionando le facciate degli edifici lungo le principali arterie del quartiere.

L’attenzione si concentra su balconi, ballatoi e cornicioni, elementi architettonici che, se compromessi, potrebbero rappresentare un serio pericolo in caso di eventi sismici più intensi. Domenico Accardo, direttore del Centro Servizi Meteorologici e Tecnologici Avanzati dell’Università Federico II di Napoli, supervisiona queste attività, previste fino alla fine di ottobre.

Dopo aver completato le operazioni a Bagnoli e Fuorigrotta, i droni si sposteranno verso Pozzuoli e Bacoli, coprendo un totale di 14 km. Le immagini raccolte saranno elaborate dal Cesma e dal Dicea, dipartimenti di ingegneria civile edile e ambientale dell’Università Federico II. Questi centri di ricerca fanno parte del Consorzio Reluis, unendo le loro competenze per produrre mappe dettagliate dei rischi.

Tecnologia avanzata per la sicurezza degli edifici

L’uso di immagini a infrarossi e rilievi termici consente di creare una mappatura precisa degli edifici, identificando i punti di maggiore pericolosità. Questa tecnologia permette di visualizzare dettagli che non sarebbero visibili ad occhio nudo, come crepe nascoste o danni strutturali interni.

Le mappe risultanti forniranno un indice di pericolosità per ogni strada, offrendo alle amministrazioni comunali di Bagnoli, Fuorigrotta, Pozzuoli e Bacoli uno strumento essenziale per pianificare interventi di messa in sicurezza.

Le amministrazioni locali avranno il compito di utilizzare queste mappe per sviluppare strategie di intervento efficaci. Questo potrebbe includere il rinforzo degli edifici, la rimozione di parti pericolanti o l’implementazione di nuove norme edilizie per prevenire futuri danni. L’obiettivo è garantire la sicurezza dei residenti e preparare la comunità per affrontare eventuali eventi sismici con maggiore resilienza.

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ultimo aggiornamento: 18 Luglio 2024 15:49

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