Una forte scossa di terremoto ha colpito al largo della Papua Nuova Guinea, nei pressi della Nuova Irlanda. Il sisma è di magnitudo 6.2.
Nel cuore dell’oceano Pacifico, tra l’Australia e l’Indonesia, si trova una delle aree più sismicamente attive al mondo: la Papua Nuova Guinea che ultimamente sta subendo terremoto che fanno assolutamente paura. Situata lungo l’Anello di Fuoco del Pacifico, questa regione è spesso teatro di violenti terremoti e fenomeni vulcanici. L’intensa attività tettonica deriva dallo scontro e dalla subduzione di diverse placche geologiche, tra cui la placca australiana e quella pacifica. Questa costante pressione tra le placche genera una situazione di instabilità che si riflette in eventi tellurici anche improvvisi e potenzialmente pericolosi.

Una regione geologicamente instabile
Nel corso degli anni, la Papua Nuova Guinea ha vissuto numerosi terremoti di magnitudo significativa. Tuttavia, nonostante la frequenza di questi eventi, la popolazione locale ha sviluppato una certa resilienza e familiarità con le scosse, grazie anche a campagne di sensibilizzazione e a un sistema di allerta sempre più efficiente.
La scossa improvvisa: dati e testimonianze
La mattina del 12 aprile 2025, una nuova scossa ha colpito il mare al largo della provincia di Nuova Irlanda, nella parte nord-orientale della Papua Nuova Guinea. L’evento sismico, registrato dall’USGS (U.S. Geological Survey), ha raggiunto una magnitudo di 6.2 sulla scala Richter. L’epicentro è stato individuato a circa 115 chilometri a sud-est di Kokopo, una città costiera già nota per la sua esposizione ai fenomeni sismici, e a una profondità di 72,5 chilometri.
Secondo quanto riferito da alcuni residenti, la scossa è durata quasi un minuto e ha causato un forte tremore percepito anche nelle aree più interne. Ciononostante, non sono stati segnalati danni strutturali, né feriti. Le autorità locali hanno confermato l’assenza di allarme tsunami e hanno invitato la popolazione a mantenere la calma e seguire eventuali aggiornamenti ufficiali.
Il sisma, seppur potente, non ha causato conseguenze gravi, ma rappresenta un nuovo segnale della continua attività tettonica dell’area. Gli esperti continuano a monitorare attentamente la zona per eventuali repliche o sviluppi, sottolineando l’importanza di restare vigili in una regione dove la terra non smette mai di muoversi.