Terremoto nelle Marche, paura per forte scossa: le città colpite

Terremoto nelle Marche, paura per forte scossa: le città colpite

Forte scossa di terremoto nelle Marche con il sisma che è stato percepito in diverse località. Ecco quali sono le città colpite.

Apprensione per un nuovo sisma in Italia. Questa mattina è stato avvertito un forte terremoto nelle Marche. Si parla di una forza magnitudo 4.1. La costa marchigiana tra Ancona e Pesaro ha tremato ancora e, per la precisione, dai rilevi dell’Ingv, la scossa è stata registrata dai sismografi alle ore 10.38 di questa mattina, 13 settembre 2023, con epicentro nel Mar Adriatico.

Terremoto nelle Marche: le città colpite

La terra trema ancora in Italia. Il terremoto di oggi avvenuto nelle Marche è stato localizzato dalla Sala Sismica di Roma dell’Istituto italiano di Geofisica e vulcanologia con ipocentro ad una profondità di circa due 2 chilometri in mare. Nessuna città è nel raggio di 30 chilometri dal sisma ma, nonostante questo, in diverse località molte persone hanno segnalato il sisma.

In modo particolare, a tremare, è stata la costa tra Ancona e Pesaro con città come Fano, Senigallia e Falconara Marittima che hanno sentito la terra muoversi sotto i propri piedi.

La zona interessata dal terremoto odierno è ad alto rischio sismico e in passato si erano già registrati altri episodi simili. Nei giorni scorsi i sismografi hanno registrato, infatti, diversi altri fenomeni dello stesso tipo ma di una magnitudo inferiore.

Le conseguenze

Da quanto si apprende, a seguito della scossa in data odierna, non ci sono state conseguenze per nessuno. Sia per quanto riguarda le strutture delle aree che sono state interessate, sia per quanto riguarda persone.

“La zona tra Fano e Pesaro sarà sempre soggetta agli effetti del movimento dell’ampia faglia sotto il mare Adriatico, con una pericolosità sismica che oscilla tra 5,5 e 6 gradi della scala Richter. Dunque dobbiamo agire sulla prevenzione, per ridurre il rischio che le scosse possono rappresentare per gli edifici e gli insediamenti umani”, le parole del sismologo Emanuele Tondi riprese da Il Riformista.