Un potente terremoto di magnitudo 6.8 si è verificato in queste ore tra il Tibet e il Nepal causando danni e tante vittime. Le immagini tremende.
Un risveglio drammatico quello di oggi, martedì 7 gennaio 2025, per la popolazione tra il Tibet e il Nepal. Una potente scossa di terremoto – di magnitudo 6.8 – ha scosso l’intera zona causando, secondo quanto riportato dalle autorità locali citate dall’agenzia cinese Xinhua, decine e decine di vittime oltre che di feriti.
Terremoto tra Tibet e Nepal: la situazione
Una potente scossa di terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito la zona tra il Tibet e il Nepal nelle prime ore di oggi, 7 gennaio 2025. Secondo le informazioni fin qui filtrate, il sisma ha colpito una remota regione dell’Himalaya, vicino al Monte Everest, ed è stato avvertito anche in Nepal, fin nella capitale Kathmandu, distante circa 200 chilometri dall’epicentro, situato vicino a Louche, lungo il confine con il Tibet, in Cina.
Ad essere colpite, in particolare, le municipalità di Changsuo, di Quluo e di Cuoguo nella contea di Dingri.
Il bilancio e le immagini
Al momento, le informazione che arrivano dai media asiatici sono frammentate. Secondo quanto riportato dalle autorità locali citate dall’agenzia cinese Xinhua, sarebbero “almeno 53” le vittime oltre alle decine di feriti.
Sui social si sono diffuse immediatamente le immagini della situazione dopo la potente scossa di terremoto. Diversi gli utenti e gli organi di stampa che, da svariate zone, hanno condiviso foto e video degli effetti drammatici del sisma.
ACTUALIZACIÓN 🔴
— Geól. Sergio Almazán (@chematierra) January 7, 2025
Lamentablemente reportan al menos 32 personas fallecidas y 38 heridas en el condado de #Tingri, en el #Tíbet, tras el #terremoto de M7.1 #China #earthquake
Via @SyeClops pic.twitter.com/5kpugJDfqs
Parla il presidente cinese
Il presidente cinese Xi Jinping, a seguito del terremoto, ha sottolineato in questi minuti parlando alla CCTV come “gli sforzi di ricerca e soccorso su vasta scala, riducendo al minimo le vittime nella misura massima possibile, reinsediando adeguatamente i residenti colpiti e garantendo la loro sicurezza e il loro calore durante l’inverno”.