Il processo senza misure cautelari per la violenza sessuale subita da una turista finlandese a Trapani solleva interrogativi sulla sicurezza.
Nel cuore dell’estate 2022, Trapani diventa teatro di un drammatico evento: una turista finlandese di 27 anni subisce una violenza sessuale di gruppo. Quattro giovani, oggi sotto processo, sono accusati di averla violentata durante la sua vacanza in Sicilia. Il caso, che ha sollevato un’ondata di indignazione, vede i presunti responsabili ancora liberi, una circostanza che alimenta timori di fuga o reiterazione del reato.
Una notte di terrore
Il luglio 2022 segna un punto di svolta nella vita della giovane finlandese. In vacanza con amiche, la serata si trasforma in un incubo quando, dopo aver trascorso del tempo in un locale con un gruppo di ragazzi conosciuti sul posto, tre delle sue amiche decidono di rientrare. La 27enne, rimasta con i quattro giovani, viene portata in uno degli appartamenti del residence dove alloggiava uno di loro. Qui, la turista, già in preda agli effetti dell’alcool forzatamente ingerito, viene brutalmente aggredita.
La risposta della giustizia
Il 5 febbraio, il tribunale di Trapani inizia il processo, ma l’assenza di misure cautelari per gli accusati desta preoccupazione. L’avvocato della vittima, Nicola Pellegrino, esprime a Fanpage.it il suo stupore per la mancanza di restrizioni come gli arresti domiciliari, evidenziando il rischio che gli indagati possano sottrarsi alla giustizia o compiere nuove violenze.
La vicenda riporta in primo piano il tema della violenza di genere e dell’efficacia delle misure preventive adottate dalle autorità. La seconda udienza, prevista per il 25 marzo, rappresenta un’ulteriore occasione per fare luce sul caso, mentre la testimonianza della vittima è attesa tra fine aprile e inizio maggio. L’avvocato Pellegrino sottolinea l’importanza della visibilità mediatica per garantire un maggiore impegno nella tutela delle vittime e nella prevenzione di futuri atti di violenza.