La somministrazione della terza dose del vaccino contro il Covid è raccomandata e non obbligatoria.
In Italia è iniziata la somministrazione della terza dose del vaccino contro il Covid ma ci sono ancora alcuni dubbi irrisolti che circolano sulla rete. In molti si domandano se, per chi ha completato il ciclo vaccinale, la terza dose del vaccino contro il Covid sia obbligatoria oppure no. Andiamo con ordine e proviamo a fare il punto della situazione.
Chi deve fare la terza dose
La terza dose è destinata a soggetti immunocompromessi e persone con un sistema immunitario fragile. Le autorità sanitarie italiane hanno approvato la somministrazione anche a soggetti over 80, personale e ospiti delle Rsa, operatori sanitari over 60 o esposti al rischio contagio e a tutti gli over 60, destinatari della dose booster. Al momento non è prevista una ulteriore estensione della platea dei destinatari della terza dose di vaccino, ma gli studi sono in continua evoluzione ed ovviamente dipendono dagli studi sull’efficacia del vaccino nel tempo. Arrivati al mese di ottobre si ritiene che i soggetti giovani e sani non necessitino della somministrazione della terza dose.
Covid, la terza dose di vaccino è obbligatoria?
Si distingue la terza dose in dose aggiuntiva, destinata a soggetti fragili, e dose booster, destinata a soggetti senza particolari problemi clinici o di salute ma che hanno un livello di protezione più basso.
Anche la somministrazione della terza dose di vaccino non è obbligatoria. È raccomandata ma non obbligatoria.
Nonostante le polemiche sul Green Pass obbligatorio e nonostante lo scopo dichiarato sia quello di vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile, in Italia la vaccinazione contro il Covid è su base volontaria e non obbligatoria.
Anche la terza dose è consigliata o comunque raccomandata ma non imposta.