Terzo mandato De Luca: cosa sta succedendo
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Terzo mandato De Luca: cosa sta succedendo

Vincenzo De Luca

La Consulta esamina la legge regionale campana che consentirebbe al governatore De Luca di candidarsi per un terzo mandato consecutivo.

Il tema della ricandidatura dei presidenti di Regione per un terzo mandato consecutivo è da tempo al centro del dibattito nel panorama politico italiano, questo De Luca lo sa. La normativa nazionale prevede un limite di due mandati consecutivi per i governatori regionali, con l’obiettivo di garantire il ricambio istituzionale e contenere l’eccessiva concentrazione di potere. Tuttavia, alcune regioni hanno tentato di aggirare questo vincolo, introducendo leggi che ridefiniscono i criteri per il conteggio dei mandati.

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca – www.newsmondo.it

La legge campana e l’intervento del Governo

In questo contesto, la Regione Campania ha approvato una legge che permetterebbe al presidente in carica, Vincenzo De Luca, di candidarsi per un terzo mandato consecutivo. Il Governo ha deciso di impugnare questa norma, ritenendola potenzialmente incostituzionale, ed è ora la Corte Costituzionale a dover esprimersi sulla sua legittimità.

Alla domanda su cosa si aspetta dalla decisione di oggi, De Luca ha risposto: «Penso di fare quello che faccio: lavorare. Poi il 5 aprile è anche San Vincenzo, facciamo una lunga settimana di festa». Ha poi aggiunto con tono critico: «Invidio Zaia, che sta per finire il terzo mandato, che sta lavorando in un clima di tranquillità evangelica e perché viene rispettato. Il Governo non ha fatto nulla per il Piemonte, per il Veneto, ma per la Campania sì, ed è vergognoso che un partito di opposizione di fronte al calpestamento del principio che la legge è uguale per tutti non dica una parola: miserabili. È l’ennesima prova di ipocrisia di un gruppo dirigente che è arte povera».

Il ruolo della Consulta e l’attesa politica

Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto sulla questione, sottolineando il rilievo costituzionale del dibattito. «Dobbiamo essere rispettosi e attendere in ossequioso silenzio, visto e considerato che c’è questa impugnativa da parte del Governo rispetto alla legge campana. I temi sono due: la costituzionalità e la legittimità della legge campana da un lato, e dall’altro lato la costituzionalità o incostituzionalità del blocco dei tre mandati a livello nazionale. Cercheremo di capire come risponderà la Consulta».

Sulla stessa linea, Lorenzo Guerini (PD) ha affermato: «C’è una sentenza della Corte Costituzionale che bisogna aspettare. Poi si vedrà. Consegno anche questo tema al dibattito tra le forze locali. Bisogna lavorare per valorizzare al meglio ciò che è stato fatto in questi dieci anni per dargli una proiezione futura […] Ma poi le decisioni devono vedere il protagonismo delle comunità locali, delle forze locali, delle forze politiche del territorio. Io confido che si farà un lavoro positivo».

Oggi, 9 aprile, è attesa la pronuncia della Corte Costituzionale che potrebbe non solo incidere sul futuro politico di De Luca, ma aprire scenari nuovi per molte altre regioni italiane.

Leggi anche
Conte tenta il “golpe”: il piano contro Elly Schlein

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 9 Aprile 2025 11:40

Conte tenta il “golpe”: il piano contro Elly Schlein

nl pixel