Ad infiammare il dibattito sarebbero stati i dubbi espressi da Matteo Richetti sulle reali intenzioni di Matteo Renzi.
Con l’annuncio del leader di Italia Viva del suo nuovo incarico di direttore del Riformista, è iniziata un’escalation che ha acceso i toni fra i due partiti al centro del dibattito. Il capogruppo Matteo Richetti ha esposto in TV i suoi dubbi sulle reali intenzioni di Matteo Renzi: “Uno deve decidere se nella vita fa politica o informazione. Quando mi telefona Renzi mi parla del partito o mi intervista per il Riformista?”.
La bufera dei renziani
Da qui, i renziani intervengono in difesa del loro leader, a partire da Ivan Scalfarotto: “Leggiamo che Richetti ha dubbi sulle scelte di Renzi. Prima gli chiedono il passo indietro, poi non sono convinti. Fortunatamente con il 10 giugno parte il congresso del partito unico e tutti i dubbi saranno sciolti nel fisiologico gioco democratico”.
Sulle accuse di tatticismo, Iv replica: “Non c’è nessun tatticismo di Italia Viva. Abbiamo deciso di fare un congresso democratico in cui ci si confronti a viso aperto e non con le veline anonime”. Poi si legge nella nota: “Noi siamo pronti al congresso che Calenda ha chiesto di fare. E ci mettiamo nome e cognome. C’è qualcuno che cambia idea una volta al giorno, ma quel qualcuno non siamo noi. Quanto a Renzi: gli è stato chiesto di fare un passo indietro, lo ha fatto”.
Davide Faraone controbatte additando Carlo Calenda, avendo lui “tutti i tatticismi”. Dopo le allusioni sul possibile scioglimento di Azioni per problematiche interne, Teresa Bellanova ha dichiarato: “Facciamo il congresso e in quella sede discutiamo di tutto. Nei partiti democratici si fa così. Chi ha paura della democrazia?”.
La riunione di Iv
Alle 21:30, questa sera, Matteo Renzi riunirà parlamentari e dirigenti di Italia Viva, in presenza e on line. L’assemblea era già stata convocata venerdì scorso con all’odg il partito unico, ma la polemica fra i partiti del Terzo Polo non potrà non essere al centro del confronto.
Uno scambio di “dichiarazioni infuocate che non mi sembra siano rassicuranti…”, osserva un renziano, ma nonostante tutto si desidera proseguire nel percorso del partito unico. Anche Maria Elena Boschi dice: “Leggo polemiche dentro il Terzo Polo. Mi dispiace. Abbiamo scelto di fare un partito unico e abbiamo già definito le date. Noi non cambiamo idea e lavoriamo in questa direzione #10Giugno”.