Il Parlamento boccia anche il terzo voto indetto dalla May per la Brexit: no all’accordo raggiunto con l’Unione europea. Applaude la piazza, ma a Londra si rischia il caos.
Bocciata anche la terza proposta della May, tornata alla Camera per strappare il sì sull’accordo di divorzio con l’Unione europea. Non è bastata ai falchi la promessa della May, che aveva assicurato di essere pronta a dimettersi in caso di approvazione della sua proposta.
Brexit, il voto del Parlamento sull’accordo raggiunto dalla May
Salgono i consensi all’accordo ma i voti premiano i no, con la piazza che esplode in un grande applauso liberatorio e Londra che sa di essere ora di fronte a un passaggio delicatissimo. Le ipotesi al momento in ballo solo due: uscita senza accordo e la richiesta all’Unione europea di un lungo rinvio durante il quale potrebbe succedere di tutto.
Brexit, bocciato l’accordo raggiunto dalla May con l’Ue: le ipotesi
Mentre la piazza londinese accoglie la bocciatura della proposta della May con un fragoroso applauso, nei palazzi del potere ci si interroga su cosa possa accadere di fronte al terzo no della Camera dei Comuni.
Parte della popolazione spera ora in un divorzio dall’Unione europea senza accordo, con le condizioni dettate da Londra e senza pretese né compromessi. Sembra difficile che il governo londinese possa decidere di andare fino in fondo al progetto che potrebbe avere ripercussioni gravissime sull’economia nazionale e su quella europea.
La seconda ipotesi è che adesso la May (o chi per lei) debba recarsi a Bruxelles per chiedere all’Unione europea un lungo rinvio, posticipando di diversi mesi il giorno X per l’uscita dall’Ue. Durante questo periodo non è da escludere che possa verificarsi un nuovo referendum, un ritorno alle urne per chiedere alla popolazione cosa fare con questa Europa così difficile da lasciare…