Teschio in riva al Po: la terribile scoperta di una coppia
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Teschio in riva al Po: la terribile scoperta di una coppia

Torino Piemonte fiume Po

Una coppia mentre passeggiava in riva al Po ha trovato un cranio di una persona sotto la sabbia. I due hanno allertato le forze dell’ordine.

Mentre passeggiavano in riva al fiume Po a Motteggiana, in provincia di Mantova due persone hanno fatto una terribile scoperta. Da sotto la sabbia spuntava uno strano oggetto con una forma insolita, avvicinandosi hanno capito che si trattava di un teschio. La coppia ha subito chiamato le forze dell’ordine che ha accertato si trattasse di un cranio appartenuto ad una donna, secondo i primi esami.

Ora i medici legali sono allo studio di questo teschio messo subito sotto sequestro. Nell’area sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e 118 e hanno verificato che ci fossero altre parti dello scheletro. Dalle prime analisi il teschio appartenuto ad una donna sarebbe rimasto per parecchio tempo in acqua perché la sua superficie risulta particolarmente liscia. Poi la siccità magari di questo periodo ha permesso che il fiume si ritirasse mentre il cranio della donna restasse intrappolato nella sabbia.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Torino Piemonte fiume Po
Torino Piemonte fiume Po

Si cerca di scoprire l’identità del teschio

I medici legali stanno procedendo con l’identificazione per stabilire l’identità della donna e soprattutto le cause del decesso. Si procederà anche nel controllare tutti le segnalazioni di scomparsa per capire se la vittima fosse stata tra le persone di cui è stata denunciata la scomparsa e mai più trovate. Al momento si sa solo che il decesso sarebbe avvenuto molto tempo fa. L’ipotesi è che la donna può essere finita in acqua a chilometri di distanza del luogo del ritrovamento e spinto lì dalle correnti del fiume.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 11 Aprile 2023 11:49

Ezio Greggio lancia un appello alla mamma di Enea: le critiche del web

nl pixel