Si sarebbe aperta un’inchiesta sull’auto protagonista dell’incidente di qualche giorno fa a Roma. Le concessionarie riciclano denaro?
L’automobile che ha ucciso il piccolo Manuel potrebbe essere stata noleggiata in contanti, senza pagamenti digitali e tracciabili: questa l’ultima inchiesta lanciata dal Messaggero sulle sue pagine. Il Suv Lamborghini preso in prestito dai ‘The Borderline‘ e coinvolto nell’incidente di qualche giorno fa proverrebbe da una concessionaria della periferia di Roma in cui viene data la possibilità di pagare “in cash”. Una modalità di pagamento che avrebbe permesso al gruppo di youtuber ventenni, quasi neopatentati, di mettersi alla guida di una muscle car.
Possibile riciclaggio di denaro
Il quotidiano punta il dito contro una serie di concessionarie romane al centro di alcune indagini delle forze dell’ordine. Gli agenti sono impegnati da molto tempo a ricostruire chi siano i reali proprietari di questi auto saloni, spesso sospettati di essere intestati ad alcuni prestanome. L’accusa rivolta a queste realtà è quella di essere legate al riciclaggio del denaro proveniente dalla malavita.
Lo scorso febbraio gli agenti di polizia dell’anticrimine del commissariato di Marino avevano arrestato un 33enne italiano, figlio di un esponente della banda della Marranella, che noleggiava macchine per poter spacciare droga nel Lazio. Ad Anzio, invece, i carabinieri avevano fermato un pusher che guidava un automobile presa in prestito. Nel primo caso, il veicolo serviva per spacciare stupefacenti mentre nel secondo per spostare grandi quantità di droga. Una situazione che, si spera, verrà presto chiarita dagli inquirenti.