Il futuro di Theo Hernandez al Milan è in bilico: il rinnovo si farà, ma a cifre inferiori rispetto alle aspettative.
Il Milan si prepara a vivere un’estate di decisioni cruciali. Tra le priorità societarie, oltre alla programmazione della prossima stagione, c’è la gestione dei contratti dei propri campioni. Alcuni rinnovi, come quelli di Pulisic e Maignan, sembrano procedere spediti, mentre altri, come quello di Theo Hernandez, richiedono maggiore attenzione.
Un campione sotto osservazione
Arrivato nel 2019 dal Real Madrid, il terzino francese si è imposto subito come una delle colonne portanti della squadra rossonera, diventando in breve tempo un punto di riferimento tecnico e carismatico. Tuttavia, l’ultima stagione ha evidenziato alcune ombre che hanno spinto il club a riflettere più a lungo sul suo futuro.
Il nodo rinnovo: cifre e strategia
Le prestazioni altalenanti e alcuni comportamenti in campo, come l’espulsione contro il Feyenoord, hanno incrinato leggermente l’immagine di Theo Hernandez all’interno del club. Pur rimanendo un elemento fondamentale nello scacchiere tattico, la dirigenza rossonera ha scelto di agire con prudenza: l’idea è di proporre un rinnovo senza alcun adeguamento significativo dell’ingaggio. Attualmente il difensore percepisce 4,5 milioni di euro più bonus, cifra che il Milan considera adeguata anche per il futuro. Contrariamente a quanto avvenuto per Leao, non ci saranno offerte al rialzo: l’obiettivo è trattenere Theo, ma alle condizioni del club.
Nonostante il mancato aumento, Theo Hernandez non sembra intenzionato a forzare la mano. Il francese è legato alla maglia rossonera e, ad oggi, non prende in considerazione offerte provenienti da altre squadre, nemmeno quelle economicamente vantaggiose dell’Arabia Saudita. Per lui, continuare a indossare i colori del Milan rimane la priorità, anche a fronte di condizioni economiche meno favorevoli rispetto alle aspettative iniziali. Salvo sorprese, dunque, il futuro di Theo sarà ancora a San Siro: un rinnovo sì, ma a cifre ridimensionate.
