Thierry Breton si dimette dal ruolo di Commissario europeo e critica la “governance discutibile” di Ursula von der Leyen.
Thierry Breton, Commissario europeo per l’Industria e il Mercato Interno, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico, sollevando gravi accuse contro la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Nella sua lettera di dimissioni, Breton ha criticato apertamente la gestione politica della Commissione, descrivendola come una “governance discutibile”. Questo gesto rappresenta una frattura significativa all’interno delle dinamiche europee e solleva interrogativi sul futuro della leadership dell’Unione.
Le dimissioni di Breton: la richiesta della Francia
Nella sua lettera, Breton ha ricordato come, il 25 luglio, il presidente Emmanuel Macron lo avesse designato ufficialmente come candidato per un secondo mandato nel Collegio dei commissari. Tuttavia, ha dichiarato che negli ultimi giorni von der Leyen ha chiesto alla Francia di ritirare il suo nome, senza alcuna discussione diretta con lui. Breton ha spiegato che la presidente della Commissione ha offerto alla Francia un portafoglio “presumibilmente più influente” come compromesso politico, ma ha ritenuto questa mossa inaccettabile.
Thierry Breton ha quindi evidenziato come, nonostante i suoi sforzi negli ultimi cinque anni per sostenere e promuovere il bene comune europeo, al di sopra di interessi nazionali o di partito, non possa più continuare a lavorare all’interno di una struttura caratterizzata da una governance poco chiara e trasparente.
Governance discutibile e le accuse di Breton
Nella parte conclusiva della sua lettera, Breton ha ribadito il suo impegno per l’Europa, affermando: “È stato un onore”. Tuttavia, ha aggiunto: “Alla luce di questi ultimi sviluppi, ulteriore testimonianza di una governance discutibile, devo concludere che non posso più esercitare i miei doveri nel Collegio“. Di conseguenza, ha annunciato le sue dimissioni con effetto immediato.
Queste parole segnano un attacco diretto alla leadership di Ursula von der Leyen, evidenziando le difficoltà che la Commissione potrebbe affrontare nella gestione delle nomine future e nei negoziati interni. Il caso Breton rappresenta un momento delicato per l’Unione Europea, che si trova ad affrontare sfide interne e globali in un clima di crescente incertezza e tensione politica.
Qui il tweet dal profilo X dello stesso Thierry Breton:
I would like to express my deepest gratitude to my colleagues in the College, Commission services, MEPs, Member States, and my team.
— Thierry Breton (@ThierryBreton) September 16, 2024
Together, we have worked tirelessly to advance an ambitious EU agenda.
It has been an honour & privilege to serve the common European interest🇪🇺 pic.twitter.com/wQ4eeHUnYu