Tifosi in rivolta sui social: il caso Taremi-Theo, scoppia il caos
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Direttore: Alessandro Plateroti

Tifosi in rivolta sui social: il caso Taremi-Theo, scoppia il caos

Mehdi Taremi

Dopo le polemiche per i due episodi arbitrali in Champions League contro il Feyenoord, i tifosi invocano il VAR a chiamata.

San Siro, teatro di tante sfide storiche, è stato ancora una volta il centro delle polemiche arbitrali europee, soprattutto per i tifosi. Il doppio confronto tra Milan e Inter contro il Feyenoord in Champions League ha scatenato un acceso dibattito, non solo tra addetti ai lavori ma anche e soprattutto sui social, dove i tifosi hanno espresso tutta la loro frustrazione.

Theo Hernandez
Theo Hernandez

Tifosi divisi, ma il malcontento cresce

A infiammare la discussione sono stati due episodi simili ma con esiti diametralmente opposti: da una parte il rigore assegnato per il fallo su Taremi, dall’altra l’espulsione di Theo Hernández. Due decisioni arbitrali che, per molti, evidenziano una mancanza di uniformità nel giudizio. Problema che si ripresenta ciclicamente da quando la tecnologia VAR è stata introdotta nel calcio.

Le reazioni sui social non si sono fatte attendere: c’è chi difende l’operato degli arbitri, sottolineando che il regolamento è stato applicato correttamente, e chi invece accusa una gestione incoerente del VAR. Il vero nodo della questione non è tanto la validità delle decisioni, quanto la percezione di una mancanza di chiarezza e uniformità nelle valutazioni.

Molti tifosi hanno quindi rilanciato una proposta che negli ultimi mesi sta guadagnando sempre più consensi: l’introduzione del VAR a chiamata, un sistema che garantirebbe alle squadre la possibilità di richiedere la revisione di episodi dubbi. Proprio come accade già in altri sport come il tennis o il football americano.

VAR a chiamata: la soluzione alle polemiche?

Il concetto di VAR a chiamata, noto anche come Football Video Support (FVS), prevede che ogni squadra possa richiedere la revisione di un episodio arbitrale per un massimo di due volte a partita. Se la revisione porta a una modifica della decisione, il numero di chiamate rimane invariato, altrimenti la squadra perde una possibilità.

L’Italia potrebbe essere la prima a sperimentare questa innovazione, con test previsti in Serie C e nella Serie A femminile. Ma il vero interrogativo è: basterà questa novità a ridurre le polemiche e rendere le decisioni più trasparenti?

Se implementato correttamente, il VAR a chiamata potrebbe garantire una maggiore equità e ridurre il senso di ingiustizia tra i tifosi. Tuttavia, come dimostra il caso Taremi-Theo, la tecnologia da sola non può eliminare completamente le controversie. La vera sfida sarà rendere il calcio sempre più chiaro, coerente e credibile. Qui uno dei tanti Tweet.

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ultimo aggiornamento: 12 Marzo 2025 17:35

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