Perché Microsoft vuole TikTok? Un social in grado di competere con Facebook e YouTube e in grado di ‘produrre’ un fiume di dati sui milioni di utenti iscritti.
Microsoft fa sul serio per TikTok e sembrerebbe essere intenzionata a piazzare il colpo grosso, ossia a prendersi le operazioni di tutti i Paesi dove opera l’applicazione, ad esclusione della Cina, dove in realtà c’è un’altra app.
Sono due i risvolti di maggior rilievo della vicenda. Il primo è quasi esclusivamente politico, il secondo decisamente più economico, con Microsoft che entrerebbe – da grande protagonista – nel grande universo dei social network, se non consideriamo le sortite come LinkedIn o Github.
Microsoft e TikTok tra politica ed economia
Partiamo dal tema politico. Non è un mistero che Donald Trump consideri TikTok una minaccia per la sicurezza nazionale. L’applicazione non può essere utilizzata da dipendenti federali e nel caso in cui non si completasse l’operazione con Microsoft il social potrebbe essere messo al bando.
Pechino non ha apprezzato l’ultimatum arrivato dalla Casa Bianca e più che di soldi si è iniziato a parlare di politica.
Ma in effetti la trattativa è anche politica. Avere TikTok significa infatti avere accesso alla gran mole di informazioni legate al social. C’è chi sostiene che buona parte del valore di mercato di TikTok sia legato proprio alla capacità dell’applicazione di generare informazioni sugli iscritti.
Siamo in un terreno scivoloso, ma per farla semplice TikTok riuscirebbe a intercettare gli interessi dei sui utenti. In maniera particolarmente accurata e precisa. Gli interessi si traducono in propensione all’acquisto. Facile intuire il valore economico di queste informazioni.
Competitor di Facebook e YouTube
Dal punto di vista più prettamente economico, Microsoft, con TikTok, si ritroverebbe tra le mani il mezzo per entrare in concorrenza diretta con Facebook, ad esempio, ma anche con Twitter e YouTube.