TikTok: negli uffici americani, i lavoratori sono in burnout

TikTok: negli uffici americani, i lavoratori sono in burnout

I dipendenti delle sedi americane di TikTok, il gigante di social media, sono sfiancati. Turni di lavoro eccessivi e disturbi del sonno.

Una nuova indagine pubblicata dal Wall Street Journal apre diversi punti di domanda legati ai metodi di lavoro del colosso dei social media TikTok negli Stati Uniti. Stando a diverse fonti, i dipendenti americani della sede di Los Angeles del social più popolare tra le demografiche più giovani hanno riferito di aver sviluppato parecchi disturbi, in seguito a turni di lavoro massacranti. Tra i problemi scaturiti dal lavoro eccessivo e logorante, i dipendenti hanno sofferto di privazione del sonno e di alcune patologie a livello relazionale.

Le dichiarazioni del Wall Street Journal

Il Wall Street Journal riferisce dei dati sconcertanti. Si parla di una spaventosa media di 85 ore alla settimana, dedicate completamente alle riunioni. L’incubo dei dipendenti americani della sede losangelina di TikTok è il seguente: “stare al passo con i colleghi in Cina”, a livello di orari. Da ciò, i dipendenti hanno dovuto fare turni anche di domenica sera, ovvero quando in Cina è già lunedì. Secondo quanto riportato dal preoccupante report del WSJ, TikTok esorterebbe parecchi uffici presenti negli Stati Uniti a seguire i ritmi dell’azienda che si tengono in Cina. Il motivo? Rendere disponibili gli aggiornamenti che vengono effettuati sulla piattaforma cinese anche in Usa.

Questa condizione lavorativa “al limite” avrebbe portato i dipendenti americani a delle “paranoie sul rimanere indietro rispetto ai colleghi o frustrazione quando i progetti non vedono la luce”. Questo è quanto riferito dal Wall Street Journal, che cita le parole di un ex dipendente di TikTok. Uno di questi dipendenti, Lucas Ou-Yang, ha riferito su Twitter di conoscere di una dozzina di product manager i quali hanno deciso di lasciare l’azienda, in quanto da loro ci si aspettava che si adeguassero agli orari – improponibili, per il fuso orario americano – delle filiali cinesi.

Alcune delle informazioni che sono arrivate al pubblico, però, non sono completamente nuove: l’anno scorso, un’indagine pubblicata dalla Cnbc parlava del programma di lavoro ‘996’, citato anche dal Wall Street Journal. Nel report, si parla di turni di lavoro dalle 9 alle 21, sei giorni alla settimana. Tale pratica era considerata comune per varie aziende che operano in Cina, finché il Governo cinese ha considerato questo tipo di programmazione lavorativa illegale. ByteDance, ovvero la società che ha fondato e che tuttora controlla TikTok, ha dunque deciso – volente o nolente – di ridimensionare la settimana lavorativa. Ora, nelle sedi cinesi di TikTok, si lavora 63 ore, dalle 10 alle 19, per cinque giorni alla settimana. Non si sa con chiarezza se il cambio di orari riguardi anche la sede losangelina del colosso dei social media, dove “molti dipendenti affermano che prolungare l’orario di lavoro è qualcosa che ci si attende”.