Italia, aumenta il numero dei tirocini (ma non aumentano le garanzie)
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Direttore: Alessandro Plateroti

Italia popolo di tirocinanti… o di sfruttati?

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Italia popolo di santi, poeto, navigatori e…. tirocinanti. Ma la formula lavorativa ha troppe zone d’ombra e poche certezze per i giovani lavoratori.

In seguito alle politiche sul lavoro che hanno segnato l’inizio degli anni Duemila, in Italia il posto fisso e il contratto a tempo determinato sono diventati un miraggio per migliaia di giovani e giovani adulti. Per tutti o quasi però il primo passo del tirocinio, una formula lavorativa con pochi diritti per i neo-lavoratori. In compenso la mole di lavoro è paragonabile a quella di un full time, o quasi.

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Che cos’è un tirocinio

Ma iniziamo dalle basi per rendere l’idea di quello di cui stiamo parlando. Che cos’è un tirocinio?

Per tirocinio si intende un periodo limitato di lavoro atto alla formazione dei nuovi professionisti che si affacciano sul mondo del lavoro.

Il rapporto lavorativo in questione, di norma, non è sancito dalla firma di un regolare contratto, di conseguenza non c’è una vera e propria normativa legata a un compenso per i giovani spesso costretti a sostenere turni di lavoro anche estenuanti a fronte di una paga che, nel migliore dei casi, arriva intorno ai trecento euro. Un rimborso spese decisamente simbolico insomma.

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Tiroicinanti… o sfruttati?

Riassunto a grandi linee cosa sia un tirocinio, possiamo andare ad analizzare nel dettaglio cosa comporti un percorso di formazione di questo tipo.

La prima conseguenza decisamente pratica è quella del poco tempo a disposizione dello studio. Molti tirocinanti infatti sono ancora studenti e per il loro turno di lavoro sono costretti a saltare le lezioni all’università o a studiare di notte per rispettare tutti gli impegni e tutte le scadenze.

Il secondo aspetto critico dei tirocini riguarda la retribuzione, o meglio il mancato versamento dei tributi. Le società non sono infatti tenute a versare contributi per i tirocinanti che, al termine del periodo di lavoro, non possono fare richiesta per la disoccupazione.

Di fatto il tirocinio ha conseguenze positive in prospettiva futura. Sicuramente consente alle persone di confrontarsi dal punto di vista pratico con la professione dei loro sogni. Inoltre un buon tirocinio potrebbe fare la differenza sul curriculum del tirocinante che, se dovesse eccellere, potrebbe trovare una prima occupazione proprio presso la società che lo ha formato.

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ultimo aggiornamento: 27 Gennaio 2019 18:29

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