Continuano le voci sulla vicenda del sommergibile devastato dalla pressione dell’Oceano che, a quanto pare, non era particolarmente sicuro.
La vicenda del sottomarino imploso a causa della pressione dell’Oceano ha fatto scalpore durante la scorsa settimana. Cinque le grandi personalità dell’imprenditoria americana ad aver perso la vita in quella che è diventata, a tutti gli effetti, una trappola mortale. L’attrazione turistica, dal costo esorbitante, ha perso connessione con la superficie ed è rimasta per giorni in balia delle correnti oceaniche, del buio dei fondali dell’Atlantico e della riserva d’ossigeno destinata a finire.
Le autorità canadesi sono al lavoro per ricostruire i fatti e le responsabilità che hanno portato cinque persone a morire in una scatola di ferro poco distante dal relitto del Titanic e, stamane, sono state pubblicate nuove rivelazioni sul sommergibile. Secondo Travel Weekly, infatti, Titan sarebbe stato costruito con materiali di scarto, ormai inutizzabili per legge, degli aereoplani.
Il sottomarino non era sicuro?
Non sembra comunque esserci più traccia del sottomarino imploso nell’Atlantico. Le ricerche del sommergibile stanno continuando ma le speranze di ritrovarlo sono minime. Arnie Weissmann, capo redattore di Travel Weekly, ha fatto alcune rivelazioni pesanti sulla vicenda. Secondo il giornalista, infatti, Titan sarebbe stato costruito con “materiali presi in sconto da Boeing“, la famosa azienda costruttrice di aerei di linea. Ocean Gate avrebbe acquistato ed utilizzato materiali riciclati che “avevano superato la durata di conservazione per l’uso negli aeroplani“.
