Uccisa dall’ex dopo 20 anni di abusi: il braccialetto elettronico non l’ha fermato

Uccisa dall’ex dopo 20 anni di abusi: il braccialetto elettronico non l’ha fermato

Titti Marruocco aveva denunciato l’ex marito per le numerose violenze subite, anche dai figli: cosa si nasconde dietro al giallo di Ancona?

Mariti gelosi, ex compagni in cerca di vendetta: cosa c’è dietro i numerosi femminicidi che riempiono tragicamente le cronache? La vittima del delitto questa volta si chiama Concetta Marruocco, conosciuta da tutti come “Titti”, che nella notte tra sabato e domenica è stata brutalmente uccisa dal suo ex marito nella sua casa di Cerreto d’Esi (Ancona).

La denuncia per molestie

Una vita spezzata a soli 53 anni, dall’uomo che, una volta, le aveva giurato amore eterno. Ma il destino di Titti Marruocco si è presto plasmato in una realtà brutale, fatta di molestie e maltrattamenti che si sono protratti per 20 anni.

La donna, infermiera dell’ospedale di Matelica, aveva deciso di denunciare l’ex marito Franco Panariello, operaio di 55 anni, per gli abusi subiti sia da lei che dai tre figli. A dicembre in tribunale ci sarebbe stata la prima udienza, dopo che l’uomo ha ricevuto un divieto di avvicinamento.

Il delitto di Titti Marruocco

Nonostante Panariello abbia avuto il braccialetto elettronico che avrebbe dovuto negargli una certa distanza dalla famiglia, nella notte tra sabato e domenica, grazie a un doppione delle chiavi che ancora possedeva, è entrato in casa dell’ex moglie Concetta Marruocco.

La donna è stata colpita fatalmente da una quindicina di coltellate sferrate con violenza inaudita dall’uomo, davanti agli occhi della figlia più giovane. E’ stata proprio lei, su richiesta del padre, a chiamare immediatamente i Carabinieri.

L’arresto di Panariello

Panariello ha mostrato agli inquirenti dove si trovasse l’arma del delitto con cui aveva assassinato Marruocco. Il 55enne ha dichiarato durante la confessione: “Volevo un chiarimento”.

Non è ancora chiaro se l’uomo abbia manomesso il braccialetto elettronico, o se ci sia stata qualche negligenza da parte di chi doveva controllare i suoi spostamenti. “Se l’uomo aveva già violato le limitazioni che gli erano state imposte, andavano riviste e rese più stringenti. Sono misure preziose solo se rapportate a un’attenta valutazione dei rischi”, ha dichiarato la senatrice del Pd Valeria Valente.

Il 55enne infatti avrebbe violato più volte la misura cautelare, e tutti sapevano dei maltrattamenti. Su Facebook, il killer aveva scritto: “Arriva un momento nella vita in cui ti stanchi. E quando una persona buona si stanca… hai chiuso!”.

Mentre proseguono gli accertamenti sulla morte di Titti Marruocco, Panariello è stato accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, dal vincolo di parentela e dall’aver violato il divieto di avvicinamento.

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