Tiziano Ferro divorzia, ma non può portare i figli in Italia: perché?
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Tiziano Ferro divorzia, ma non può portare i figli in Italia: perché?

Tiziano Ferro

A causa del divorzio da Victor Allen, Tiziano Ferro ha annullato i suoi impegni in Italia perché non può lasciare i suoi figli.

Con un post sui social Tiziano Ferro ha annunciato ai suoi fans il suo divorzio con Victor Allen. Con amarezza ha dovuto anche annullare tutti i suoi programmi in Italia per non lasciare i suoi due figli: “In questo momento non posso lasciarli e non posso portarli con me, ha spiegato. Ecco spiegato il motivo.

Tiziano Ferro
Leggi anche
Omicidio nautico: la nuova legge approvata dalla Camera

Il divorzio fra Tiziano ferro e Victor Allen

Le pratiche del divorzio fra Tiziano Ferro e Victor Allen, in realtà, sono state già avviate: la decisione non è stata recente. A spiegarlo è stato lo stesso cantante su Instagram, dove spiega ai suoi followers il motivo che l’ha spinto ad annullare gli impegni in Italia relativi all’uscita del suo romanzo.

“È un momento delicato, in cui tutta la mia attenzione è concentrata sulla tutela dei miei due meravigliosi figli, che attualmente trascorrono la maggior parte del tempo a casa con me. In questo momento non posso lasciarli e non posso portarli con me in Italia, spiega TZN.

Perché non può portare i figli in Italia?

Come spesso accade per due partner di nazionalità diverse che si separano, la questione riguarda le regole sul passaporto. Dopo aver sposato Victor nel 2019, insieme a lui Tiziano Ferro ha adottato Margherita e Andreas, all’epoca di 9 e 5 mesi, il 28 febbraio del 2022.

Tempo fa Ferro aveva dichiarato di non aver fatto il passaporto ai figli perché il suo compagno non poteva comparire sul documento. Adesso però, secondo la legge Usa, in sede di divorzio il cantante dovrà trovare un accordo per permettere ai figli di viaggiare.

“Se stanno male, solo io posso andare al pronto soccorso perché Victor non risulta sul passaporto, il che è una cosa aberrante. Al di là dell’essere d’accordo o meno, della morale, di un senso di colpa costruito a tavolino, ho sempre pensato che i miei diritti non tolgono nulla a quelli degli altri. Quando poi questa cosa prende una faccia, che è quella dei tuoi bimbi, è allora che ti ferisce, aveva spiegato Ferro.

La legge in Italia

In Italia, infatti, i figli nati da coppie omosessuali in altri paesi non vengono tutelati. Come spiega la psicologa Anna Oliviero Ferraris a La Stampa, nel nostro Paese il certificato con due padri non viene trascritto e riconosciuto.

Per diventare padre, uno dei due genitori dovrebbe effettuare la stepchild adoption, cioè l’adozione in casi particolari introdotta dalla legge n.184 del 1983 per tutelare il diritto del minore alla famiglia in situazioni che non consentirebbero l’adozione piena.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 20 Settembre 2023 14:47

Omicidio nautico: la nuova legge approvata dalla Camera

nl pixel