Il Nikkei di Tokyo subisce un crollo del 12,4%, il peggiore dal 1987. Anche Milano e altre borse asiatiche registrano forti perdite.
Lunedì 5 agosto segna un inizio di settimana estremamente difficile per i mercati finanziari globali, soprattutto per quanto riguarda la borsa di Tokyo.
Le borse asiatiche hanno subito pesanti perdite a causa delle crescenti preoccupazioni per una possibile recessione negli Stati Uniti. Il Nikkei di Tokyo ha registrato una caduta impressionante del 12,4%, il peggior calo dal famoso “Black Monday” del 1987. Questa situazione critica ha innescato un effetto domino, colpendo negativamente anche altri mercati asiatici.
Hong Kong, ad esempio, ha subito una contrazione significativa, peggiorando ulteriormente il clima di incertezza. Anche i mercati europei non sono stati risparmiati: gli indici del Vecchio Continente hanno aperto in forte ribasso, con Milano che ha visto una perdita iniziale di quasi il 4%. Le criptovalute, incluse il Bitcoin, hanno subito un ribasso, con Bitcoin che è sceso sotto i 55.000 dollari.
Il collo del Nikkei e l’impatto globale
Il crollo del Nikkei, che ha perso 12,4% e si è attestato a 31.500,03 punti, rappresenta il peggior calo in un singolo giorno dal 1987. Questo drammatico evento è stato innescato da dati economici deboli provenienti dagli Stati Uniti, che hanno alimentato i timori di una recessione nella prima economia mondiale.
L’indice Topix di Tokyo ha subito un calo simile, scendendo del 12,38% a 2.223,55 punti. Anche altri mercati asiatici hanno risentito della situazione: Taiwan e Seul hanno registrato cali dell’8%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,8%.
Gli investitori globali sono stati spaventati dalla combinazione di dati economici negativi e timori di un possibile “atterraggio duro” dell’economia statunitense. Il recente rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti ha mostrato una creazione di soli 114.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sotto delle aspettative, e un aumento del tasso di disoccupazione al livello più alto dall’ottobre 2021.
Prospettive per il futuro
Questi sviluppi hanno intensificato le speculazioni su possibili tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, con conseguenti impatti negativi sui mercati azionari globali.
Il clima di incertezza e paura che sta attraversando i mercati mondiali solleva domande sul futuro prossimo. La volatilità continua a dominare, con gli investitori che osservano attentamente le mosse della Federal Reserve e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente. In questo contesto, è fondamentale monitorare gli sviluppi economici globali e adattare le strategie di investimento di conseguenza.