Torino e Milan arrivano al match di stasera sulla scia di risultati negativi: i loro due baluardi, al momento, sono i due numero 1 Sirigu e Donnarumma
Solitamente, l’affermazione per cui i portieri sono i migliori in campo al termine di una gara, non rappresenta mai un buon indicatore. Significa che il team in questione ha sofferto, con l’estremo difensore che quindi è stato spesso chiamato in causa per salvare il risultato. D’altra parte, però, avere buoni numeri 1 è una delle chiavi per provare a puntare molto in alto. Torino e Milan non vengono certo da un buon periodo: i granata eliminati dall’Europa League e reduci dai ko con Lecce e Sampdoria. I rossoneri, invece, ancora alla ricerca di uno straccio di gioco e di un modulo redditizio. In un mare d’incertezze, però, emergono come due baluardi i guardiani delle rispettive porte: Salvatore Sirigu e Gianluigi Donnarumma, in lotta anche per un posto da titolare nel prossimo Europeo del 2020.
Sirigu e Donnarumma blindano le porte di Torino e Milan
In quanto a solidità difensiva, finora, il Milan ha fatto qualcosa in più del Torino. Solo soltanto 3 le reti subite da un Diavolo in grave difficoltà a livello di produzione offensiva (solo 2 gol segnati). Un dato importante che fa capire la centralità di Donnarumma, calciatore in crescita costante dopo qualche ovvia incertezza legata alla giovanissima età.
Salvatore Sirigu, in casa Toro, ha invece dovuto raccogliere la palla dal sacco per 6 volte. Una quantità in proporzione superiore rispetto allo scorso anno, in cui i gol subiti sono stati soltanto 37. Il portierone granata, però, continua ad essere un baluardo insostituibile.
Sirigu-Donnarumma, sfida in ottica Nazionale
Sirigu e Donnarumma sono molto diversi, per atteggiamento in campo ed età (classe ’87 il primo, ’99 il secondo). L’obiettivo per cui combatteranno contro, però, è comune: la corsa alla titolarità della porta della Nazionale, in vista di una partecipazione a Euro 2020 che ormai è sicura. Nelle ultime due gare ha giocato Gigio, ma Sirigu finora ha sempre risposto presente quando è stato chiamato in causa. Al momento una certezza c’è. L’Italia, comunque vada a finire questo ballottaggio, sarà in buone mani.
