Il vitalizio all’ex ministro Francesco De Lorenzo è stato ripristinato con il voto anche del M5s. Scoppia il caso politico.
Negli ultimi anni, la battaglia contro i privilegi della classe politica è stata uno dei pilastri dell’azione del Movimento 5 Stelle (M5s). L’abolizione dei vitalizi per gli ex parlamentari, il taglio dei costi della politica e la riduzione del numero di deputati e senatori sono stati cavalli di battaglia sbandierati con orgoglio in ogni campagna elettorale. Per questo motivo, la recente decisione dell’Ufficio di Presidenza della Camera ha sollevato un polverone, sia all’interno del Parlamento che fuori.

Un ritorno che fa discutere
A distanza di anni dall’abolizione dei vitalizi, una norma del 2015 consente il loro ripristino nei casi in cui l’ex parlamentare venga riabilitato dalla magistratura. Una disposizione poco conosciuta, ma che negli ultimi dieci anni ha già prodotto conseguenze simili in altri nove casi. Eppure, l’ultimo episodio ha avuto un impatto ben più eclatante.
Conte si smarca e richiama i suoi
Il nome coinvolto, infatti, è quello di Francesco De Lorenzo, ex ministro della Sanità negli anni Novanta, travolto dallo scandalo Tangentopoli. Nonostante il tempo passato, il suo ritorno alla ribalta per la concessione di un nuovo assegno mensile ha generato sconcerto, soprattutto per un dettaglio inatteso: anche il Movimento 5 Stelle ha votato a favore.
Un errore politico che non è passato inosservato agli occhi del leader pentastellato Giuseppe Conte, il quale ha prontamente redarguito i suoi parlamentari. In una nota ufficiale, i deputati M5s hanno precisato: “Il ripristino del vitalizio dell’ex ministro Francesco De Lorenzo è stato frutto dell’applicazione di una sentenza del Tribunale di sorveglianza che ha disposto la sua riabilitazione. A regolamentazione attuale sarebbe un atto dovuto, ma riconosciamo l’errore politico commesso in Ufficio di presidenza, di cui ci assumiamo la nostra parte di responsabilità. Ci batteremo pertanto per una modifica per eliminare definitivamente la possibilità per un riabilitato di riottenere il vitalizio, in linea con l’azione storica del Movimento 5 Stelle grazie alla quale è stato ridotto il numero dei parlamentari, sono stati tagliati 100 milioni di vitalizi ed eliminati centinaia di privilegi”.
Conte ha poi sottolineato, con fermezza: “Quando si tratta di vitalizi e privilegi bisogna balzare sulla sedia e drizzare le antenne”. Il tutto come riportato da ansa.it
Il vitalizio a De Lorenzo è stato ripristinato anche con il voto dei 5 Stelle. Una decisione che ora divide il Movimento e lo costringe a fare i conti con la propria coerenza.