Il Tourist Trophy viene definito come la corsa più pericolosa al mondo: Torras Martinez è stato la 267esima vittima.
Gareggiando al Tourist Trophy, Raul Torras Martinez ha perso la vita tragicamente in un brutto incidente. Chiunque vi prende parte è consapevole dei rischi che corre, infatti la corsa motociclistica, nota dai primi anni del 900 nell’Isola di Man, è considerata la più selvaggia e pericolosa al mondo al punto da essere stata ribattezzata come “la corsa della morte”.
La morte di Torras Martinez
Il pilota stava disimpegnando nella Supertwin TT, ma l’ultimo giro tra il 16° e il 17° miglio per lui è stato fatale. Torras faceva parte del Toll Racing Team aveva registrato nelle ore precedenti il suo giro più veloce di sempre, ottenendo il 20° posto nella gara Superstock.
Dopo essere sopravvissuto per miracolo all’incidente sul circuito di Macao, nel 2018, oggi gli organizzatori del Tourist Trophy hanno annunciato la sua morte. “Raül è stato lo spagnolo più veloce fino ad oggi ad aver completato il TT Circuit, ottenendo un totale di 18 statuette di bronzo”, ricordano. Solo cinque anni fa, Torras Martinez aveva detto: “Se abbiamo sette vite, ne ho lasciata una lì; sono rinato”.
Tourist Trophy, “la corsa della morte”
Noto per la sua pericolosità, al Tourist Trophy dell’isola britannica di Man si sono registrate 276 morti in un secolo di storia: solo in un’edizione a quanto pare non ci sono state vittime. A renderlo così pericoloso è il tracciato stradale dello Snaefell Mountain Course di circa 61 chilometri, che si snoda tra case, muretti, ostacoli naturali e non, con insidie costanti e condizioni climatiche differenti.
Il TT venne anche ridefinito come Gran Premio di Gran Bretagna dalla prima edizione del Motomondiale nel 1949 e fino al 1976, quando poi venne però escluso dal calendario iridato per l’eccessiva pericolosità del circuito.
Il 46enne Torras Martinez infatti è stata la 267a vittima nella storia dell’evento. L’anno scorso sono morti ben sei concorrenti, tra cui anche un padre e un figlio, Roger Stockton, 56 anni, e il passeggero 21enne Bradley.