Fiasco per la raccolta fondi a favore della povera Tefta e di suo figlio

Fiasco per la raccolta fondi a favore della povera  Tefta e di suo figlio

Sopravvissuta alla ferocia del marito, Tefta si trova ora sola con il figlio 5 anni e senza soldi: ma nessuno aderisce alla raccolta fondi.

Risale alla notte tra il 6 e il 7 maggio scorso il duplice omicidio che si è consumato nel comune di Torremaggiore, in provincia di Foggia: Tefta Malaj, moglie dell’assassino, è riuscita a sopravvivere ed ora è rimasta sola con il figlio di 5 anni. Una raccolta fondi era stata lanciata online per la situazione di grave difficoltà, ma si è rivelata un fiasco: solo una persona ha mandato un aiuto economico.

A parlare è l’avvocato della donna, Michele Sodrio: “Nonostante nelle settimane seguenti l’atroce delitto sia stata lanciata una raccolta fondi a favore della donna e del suo bambino, attualmente residenti in un luogo lontano da Torremaggiore, al momento nulla si è mosso, se non una donazione economica giunta da un residente in Sardegna”.

Tefta e suo figlio hanno bisogno di un “aiuto concreto”

Tefta e suo figlio si trovano in una situazione davvero gravosa, anche perchè tutti i risparmi della donna sono spariti la notte della tragedia: “Erano circa seimila euro, solo io e lui sapevamo dove si trovavano. Mi ha lasciato senza nulla”, aveva dichiarato, riferendosi al marito, Taulant Malaj, ora in carcere per aver ucciso nella stessa notte un vicino di casa, Massimo De Santis, che sospettava essere l’amante della moglie, e la figlia Jessica, 16enne, intervenuta per difendere la madre.

I due superstiti della strage sono ora seguiti “dagli assistenti sociali minorili intervenuti su disposizione del tribunale per i minorenni di Bari”, ma, come aveva già dichiarato l’avvocato Sodrio, hanno bisogno di un “aiuto concreto”.