Tra canzoni e realtà: comunicare l'economia al ritmo del cambiamento
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Tra canzoni e realtà: comunicare l’economia al ritmo del cambiamento

aumento percentuale tasse inflazione interessi

In tasca alla gente per arrivare a fine mese con dignità bisogna mettere soldi e accesso ai diritti, non belle chiacchiere da salotto staccato dalla realtà.

Mi è sempre piaciuto cominciare gli editoriali con le canzoni, perché le canzoni sono la storia sentimentale di un popolo diceva Proust.

Ricordate “Si può dare di più “ del trio Morandi, Tozzi, Ruggeri? Bene, io prendo la suggestione linguistica di quel titolo fortunato ( vinse Sanremo) per fare il mio solito ragionamento di come comunicare l’economia.

Non un atteggiamento formalistico ovviamente, ma anche analitico del merito. In genere sia forma che sostanza non arrivano al grande pubblico, confuso dalla consueta disputa ideologica del troppo e del troppo poco. Per i governisti ogni misura è un atto eroico fatto per i cittadini in un contesto avverso sia a livello nazionale che internazionale. Per le opposizioni invece ogni volta la montagna partorisce un topolino, in termini numerici e in termini di visione strutturale.

casa green

Ma che ci fa un poveretto con una famiglia che guadagna 28 mila euro lordi l’anno con 100 euro lordi per di più dati a gennaio del 2025? Per Bombardieri, leader della UIL, con i 75 euro circa netti rimasti si possono comprare poche cose al supermercato con i prezzi di oggi, specie per le proteine diciamo noi. Infatti i poveri mangiano sempre pasta, diventano grassi e diabetici e poi gravano sulla Sanità pubblica per svariati miliardi di euro. Ironia legittima a parte, Bombardieri però ci deve spiegare dome farebbe lui a Palazzo Chigi a garantire carne e pesce per tutti con questo debito pubblico, con il nuovo Patto di stabilità che ci impone la cara Europa e con circa 200 miliardi di buco sui conti pubblici causati dal superbonus edilizio.

La parola bonus non porta mai bene evidentemente ma diventa certo un malus se chi fa le misure le applica a capocchia. Certo una visione strutturale è meglio di un anestetico temporaneo, ma la visione è anche quella che ereditiamo dalla storia, anche dalla storia recente.

Insomma su questi temi così delicati ci vorrebbe maggiore collaborazione tra maggioranza e opposizione , alcune misure come la defiscalizzazione per chi assume, i voucher per le Start up, i progetti per spendere presto i soldi del fondo di coesione, sono tutte cose di buon senso. Non bastano certo, sono ancora troppo poco, ma in tasca alla gente per arrivare a fine mese con dignità bisogna mettere soldi e accesso ai diritti, non belle chiacchiere da salotto staccato dalla realtà.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 2 Maggio 2024 15:28

Cassieri virtuali dalle Filippine: arriva la sconvolgente novità nei fast food

nl pixel