Terribile: bengalese le offre un passaggio e poi la stupra, il racconto della vittima

Terribile: bengalese le offre un passaggio e poi la stupra, il racconto della vittima

Orrore avvenuto a Trabia, in provincia di Palermo: un uomo di origine bengalese ha ingannato una donna e l’ha stuprata.

Ennesimo episodio di violenza sessuale in Italia. Questa volta i fatti sono accaduti a Trabia, in provincia di Palermo. Un uomo di 39 anni di origini bengalese ha ingannato una donna, da quanto si apprende straniera, convincendola a farsi dare un passaggio. Successivamente l’avrebbe obbligata a seguirla nella propria abitazione dove l’avrebbe stuprata.

Bengalese inganna e stupra una donna: i fatti

Secondo quanto si apprende dai media locali, le forze dell’ordine sarebbero intervenute a seguito della denuncia di una donna che ha raccontato di essere stata ingannata e stuprata da parte di un uomo di origine bengalese.

Dalle ricostruzioni, la violenza è avvenuta nel pomeriggio di venerdì scorso. La vittima, di ritorno da una giornata di lavoro, è scesa dal treno alla stazione ferroviaria di Trabia, nel Palermitano, dove doveva attendere l’arrivo in auto di un conoscente.

A quel punto, ecco l’aggressore che ha finto di avere conoscenze in comune con la donna che sarebbe poi diventata la sua vittima. Dopo aver convinta a farsi dare un passaggio, il 39enne l’ha obbligata a scendere dalla macchina e minacciandola anche con un coltello l’ha portata a casa sua dove si è verificato lo stupro. La vittima è riuscita poi a scappare e chiedere aiuto.

Le indagini e l’arresto

A seguito dell’incubo raccontato dalla donna, la polizia è intervenuta per le indagini andando ad aiutarsi con le telecamere di sorveglianza della stazione e non solo. In questo senso l’uomo è stato poi individuato e raggiunto nella propria abitazione dove ci sarebbero state diverse tracce ed elementi riconducibili alla violenza esercitata sulla donna. La procura di Termini Imerese ha disposto il fermo del bengalese, poi convalidato dal giudice, ha disposto il carcere per l’indagato.

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