Molti trafficanti stanno speculando sulla crisi in Ucraina, con i profughi che spendono “anche 160 euro per raggiungere la frontiera”.
In seguito ad un faticoso viaggio, la carovana di Mediterranea Saving Humans è arrivata a Prezmysl, a pochi chilometri di distanza dal valico di frontiera tra Ucraina e Polonia di Medyka. Qui, all’interno di un vecchio centro commerciale ormai non più aperto, si trova uno dei più popolati campi profughi che è stato allestito negli ultimi giorni. Dopo più di 26 ore di viaggio, le 130 persone che fanno parte di Mediterranea, tra mediatori culturali, volontari, traduttori della comunità ucraina italiana, pediatri, medici, infermieri e operatori sociali hanno già donato una parte degli aiuti umanitari provenienti dall’Italia, trasportati per mezzo di 6 van e 3 autobus.
Le autorità della Polonia hanno ormai chiuso il valico di Medyka, al fine di permettere una riorganizzazione dell’attuale sistema di accoglienza. Tale procedura ha portato a un significativo rallentamento del flusso dei rifugiati che scappano verso la Polonia. Questo allunga parecchio i tempi di passaggio dei rifugiati all’esterno della zona di guerra. “In molti ci hanno già contattato telefonicamente, grazie al supporto delle mediatrici culturali ucraine aggregate alla missione – ha spiegato Laura Marmorale, capomissione di Mediterranea – sono persone che hanno bisogno di un passaggio sicuro in Italia, in particolare a Napoli e a Bologna”.
Il giro d’affari legato ai rifugiati
Ci sono molti sospetti legati a una speculazione a spese degli ucraini in fuga dal conflitto. “In molti che sono appena usciti dall’Ucraina o che sono ancora a Leopoli e ci hanno contattato per avere un passaggio sicuro, ci hanno spiegato che in tanti, sia polacchi che ucraini, che hanno auto e mezzi di trasporto, chiedono dai 140 ai 160 euro a persona per accompagnarli alla frontiera – ha commentato Marmorale – c’è chi lucra sulla vita di queste persone, esattamente come i trafficanti di esseri umani in Libia. Le autorità internazionali devono vigilare sulla speculazione nei confronti di queste persone”.