Incidente mortale nello stabilimento Sabino in provincia di Chieti: i dettagli dell’evento e i precedenti drammatici.
Una violenta esplosione ha scosso lo stabilimento della Sabino Esplodenti a Casalbordino, in provincia di Chieti, nella mattina di oggi, 13 settembre. Il tragico bilancio parla di almeno tre morti. Oltre alle vittime, ci sono diversi feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri di Ortona e il soccorso 118.
Dichiarazioni ufficiali
Il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, ha confermato l’incidente, pur sottolineando che le informazioni sono ancora frammentarie. Marinucci è in contatto costante con il vice sindaco Carla Zinni, che sta collaborando con la Prefettura di Chieti. Non è la prima volta che accade un fatto del genere.
I tragici precedenti
Purtroppo, non è la prima volta che la Sabino Esplodenti è al centro di simili tragedie. Nel dicembre 2020, un altro incidente nello stesso stabilimento ha causato la morte di tre operai. La fabbrica, specializzata nella smaltitura e recupero di polvere da sparo, ha visto altri incidenti mortali nel corso degli anni. Nel 1992, un operaio di 48 anni perse la vita a causa dell’innesco di una spoletta, e nel 2009, due persone rimasero gravemente ferite in un’esplosione.
Il 21 dicembre 2020, un altro drammatico incidente ha colpito la fabbrica. Carlo Spinelli, Paolo Pepe e Nicola Colameo persero la vita mentre spostavano una cassa di razzi di segnalazione. L’incidente portò all’apertura di un’inchiesta e al sequestro della fabbrica. Tre membri della direzione furono messi sotto inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro e danno colposo.