Tragedia di Mestre, autopsia sull’autista: è emerso un importante dettaglio

Tragedia di Mestre, autopsia sull’autista: è emerso un importante dettaglio

Primi esiti relativi all’autopsia sull’autista del bus della tragedia di Mestre. I dettagli emersi cambiano lo scenario.

Cosa è accaduto davvero quella sera del 3 ottobre al bus guidato da Alberto Rizzotto che è precipitato dal cavalcavia provocando la morte di 21 persone? Sulla tragedia di Mestre potrebbero esserci delle novità arrivate a seguito dell’autopsia proprio sul conducente del mezzo. In precedenza si era parlato di un possibile malore ma ora i primi esiti delle analisi avrebbero fatto sorgere nuovi dettagli importanti.

Tragedia di Mestre, l’esito dell’autopsia sull’autista

Secondo le prime indiscrezioni che arrivano in merito all’autopsia fatta sul corpo dell’autista del bus precipitato a Mestre dal cavalcavia, pare che Alberto Rizzotto, questo il nome del conducente del mezzo, non abbia avuto alcun malore, come precedentemente sospettato.

Come suggerito dal Corriere della Sera, occorre ancora usare il condizionale anche perché solo all’inizio della prossima settimana ci saranno ulteriori accertamenti che daranno certezze sull’ipotesi. In particolare sarà compito dei medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini, incaricati dal pm Laura Cameli, svolgere un’analisi maggiormente approfondita del cuore dell’autista. Al momento, però, sembra non ci siano evidenze chiare di un malore.

Nuova ipotesi sull’incidente

Ma allora cosa è successo quella serata del 3 ottobre? Se la teoria riguardo al malore non avuto dall’autista fosse confermata, l’ipotesi più accreditata sarebbe quella di un guasto.

Tale ipotesi ritornerebbe in auge dopo le prime indiscrezioni che c’erano state in merito al mezzo appena dopo la tragedia. Infatti, inizialmente si era parlato di un problema al bus, un nuovissimo Yutong E-12 a propulsione elettrica, arrivato in azienda, La Linea, appena da un anno.

Inoltre ci sarebbero da chiarire altri punti relativamente alla dinamica dell’incidente. Ad esempio quella manovra “impropria” del conducente ripresa in un video che, per ora, non ha ricevuto spiegazione. Una situazione che, se verrà confermata la versione del “non malore” per Rizzotto, avrà quindi necessità di un motivo.

Anche quella strisciata sul guard rail dovrà essere spiegata e potrebbe essere interpretata come il tentativo di porre volontariamente rimedio ad un problema tecnico al mezzo. Il Corriere, infatti, riporta come Rizzotto, forse, avrebbe provato a rallentare il mezzo – di cui probabilmente non aveva più nessun controllo – portando la velocità del bus fino a circa 6 all’ora. Situazione che potrebbe essere confermata dalle lesioni sulle dita emerse.

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