Padre ucciso a Monterotondo, il GIP archivia il caso: fu legittima difesa
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Padre ucciso a Monterotondo, il GIP archivia il caso: fu legittima difesa

Carabinieri macchina

Tragedia familiare a Monterotondo, archiviato il caso: la diciannovenne agì per legittima difesa.

MONTEROTONDO (ROMA) – Tragedia familiare alle porte di Roma. Nella giornata di domenica 19 maggio 2019 un uomo di 42 anni è morto in seguito ad una ferita alla testa.

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Secondo le prime indiscrezioni, le liti familiari erano molto frequenti. La vittima era nota alle Forze dell’Ordine per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. In passato la moglie aveva denunciato le violenze e forse proprio per questo motivo è nato l’ennesimo diverbio con la figlia.

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Tragedia a Monterotondo, figlia uccide il padre dopo una lite

La tragedia familiare è avvenuta nelle prime ore di domenica 19 marzo. Secondo quanto raccontato dai media locali, la 19enne, al termine dell’ennesima lite con il padre, ha colpito l’uomo con un oggetto contundente alla testa. Troppo grave la ferita per il genitore che è morto poco dopo.

Moterotondo, liberata la 19enne: “Ha agito per difendersi”

E’ tornata in libertà Debora Sciacquatori, la ragazza di 19 anni che ha ucciso il padre con un colpo in testa. L’accusa di omicidio volontario è stata trasformata in eccesso colposo di legittima divisa con la giovane che quindi stata scarcerata.

Monterotondo, applausi e cori durante i funerali della vittima

Applausi e cori durante i funerali del padre ucciso da Deborah. Molti dei testimoni raccontano: “Non era un mostro. Era solo una persona debole che è stato rovinato da cattive amicizie“. La figlia non era presente alle esequie.

Il GIP archivia il caso: fu legittima difesa

Il GIP ha archiviato il caso stabilendo che la diciannovenne ha agito per legittima difesa.

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ultimo aggiornamento: 28 Maggio 2020 13:57

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