La copilota Anju Khatiwada era entrata nel 2010 nella Yeti Airlines, seguendo le orme di Dipak Pokhrel morto nel 2006.
La tragedia è avvenuta nei pressi di una zona abitata situata tra il vecchio e il nuovo aeroporto di Pokhara, dove i soccorsi si sono diretti nel burrone per cercare i corpi all’interno del bimotore ATR 72 della Yeti Airlines, proveniente dalla capitale Kathmandu. L’aereo viaggiava con 68 passeggeri e quattro membri dell’equipaggio.
Nell’aereo che il 15 gennaio è precipitato in Nepal con a bordo 72 persone, c’era anche Anju Khatiwada, una copilota di 44 anni che era entrata nel 2010 nella Yeti Airlines, seguendo proprio le sue orme del marito. Proprio quel marito che 16 anni fa ha perso la vita durante un altro disastro aereo.
Il marito di Anju
Dipak Pokhrel era anch’egli copilota di un volo della Yeti Airlines. Nel giugno del 2006 si trovava nella cabina di pilotaggio di un aereo che trasportava cibo verso la città occidentale di Jumla, quando improvvisamente l’aereo è precipitato esplodendo in fiamme. In quel disastro, tutte e nove le persone che erano a bordo hanno perso la vita.
La morte di suo marito spronò Anju a intraprendere una carriera nell’aviazione, occupando la stessa posizione di Dipak. Quella tragedia fu la forza che la motivò a trasformare il suo dolore, vissuto da sola con suo figlio, in qualcosa che fece onore alla sua dolce metà. Quattro anni dopo era già una delle sei donne impiegate da quella compagnia aerea, che aveva volato quasi 6.400 ore.
Un portavoce della compagnia aerea Yeti Airlines, Sudarshan Bartaula, dichiara a la Reuters: “Era una donna coraggiosa”. Santosh Sharma, uno dei famigliari, afferma: “Era una donna determinata che difendeva i suoi sogni e realizzava quelli del marito”.
