Ad allertare la popolazione è stata la Banca centrale del Belgio, secondo cui la transazione ecologica avrà le sue conseguenze.
Con le elezioni europee in arrivo a giugno, il dibattito politico si accende attorno al Green Deal, il piano ambizioso dell’Unione Europea per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. I partiti popolari e di destra al Parlamento Europeo, sollevano però preoccupazioni sull’impatto economico di tale transizione, sottolineando la necessità di trasparenza sui costi che questa comporterà per i cittadini.
La verità sui costi della transazione green
La transizione verso un’economia più green e digitale è una priorità per l’agenda politica dell’Ue, ma la Commissione Europea riconosce che ci sono sfide e rischi da considerare. Questo processo non è solo una questione di investimenti, ma anche di equità sociale e di impatto sul tessuto produttivo e occupazionale europeo.
L‘Italia, come altri stati membri, si trova di fronte a un impegno finanziario notevole, con una stima di 40 miliardi di euro in più all’anno necessari per sostenere la rivoluzione verde. Un impegno che, certamente migliorerà la situazione ambientale, ma di sicuro non le nostre difficoltà economiche. Un lato dell’economia green che forse non hanno voluto sbatterci in faccia.
Wunsch: “Dobbiamo essere sinceri”
Il governatore della Banca centrale del Belgio, Pierre Wunsch, è intervenuto proprio ieri mattina al Parlamento europeo, per lanciare un duro messaggio ai deputati: “Questa transizione non ci renderà collettivamente più ricchi“, e questo “dobbiamo dirlo, perché se le autorità pubbliche vengono sorprese a vivere nella negazione, perderanno il loro bene più prezioso, che è la credibilità”.
“Potremmo e dovremmo ripensare la comunicazione ufficiale sulla transizione climatica. Ma dovremmo essere più sinceri. In particolare, non dobbiamo indurre la gente a pensare che il verde porti con sé opportunità positive che potrebbero aumentare il Pil e creare milioni di posti di lavoro ben retribuiti”, ha aggiunto ancora, aprendo gli occhi sul lato oscuro della transazione green.
Questo cambiamento, secondo Wunsch, “porterà uno shock negativo dell’offerta che ridurrà il nostro potenziale di crescita”, come per esempio i prezzi del carbonio e il costo delle fonti più ecologiche renderanno l’energia in Europa da cinque a otto volte più costosa che negli Stati Uniti.