Milano, transessuale uccisa a coltellate. Fermato un cliente

Milano, transessuale uccisa a coltellate. Fermato un cliente

Transessuale uccisa a coltellate a Milano. Il corpo è stato scoperto per una fuga di gas.

MILANO – Transessuale uccisa a Milano a coltellate. Il corpo senza vita è stato trovato nella giornata di lunedì 20 luglio 2020 dai vigili del fuoco, chiamati da vicini per una fuga di gas. La Procura ha aperto un’indagine per cercare di ricostruire meglio la dinamica di questo omicidio.

Il cadavere presentava delle ferite sul torace e sulla schiena con il magistrato che ha autorizzato l’autopsia sul corpo per accertare meglio le cause del decesso.

La ricostruzione

La ricostruzione della dinamica di questo omicidio è ancora al vaglio degli inquirenti. Secondo quanto raccontato da La Repubblica, la vittima 48enne lavorava come escort e riceveva i clienti nel proprio appartamento dove viveva da sola.

I carabinieri stanno ascoltando alcune persone per cercare di ricostruire meglio le ultime ore prima della tragedia. Il corpo è stato trovato dai vigili del fuoco che sono stati chiamati per una fuga di gas dai vicini. Rilievi in corso anche per capire se questo problema è stato provocato dall’assassino per richiamare l’attenzione degli inquirenti.

Carabinieri

Indagini in corso

La Procura di Milano ha aperto un’indagine per cercare ricostruire la dinamica di questo omicidio. Una morte che è sembrata sin da subito ricca di punti da chiarire con il corpo senza vita trovato per una fuga di gas.

Alcune risposte potrebbero arrivare dall’autopsia con il medico legale che dovrà stabilire le cause e l’ora del decesso della transessuale trovata con diverse ferite alla schiena e al torace procurate con un coltello.

Fermato il killer

A distanza di qualche giorno gli inquirenti hanno fermato il killer. Si tratta di un 42enne italiano, cliente abituale della transessuale. Il movente, secondo quanto riportato da La Repubblica, sarebbe il debito che l’aggressore aveva nei confronti della vittima.

Il fermato deve difendersi anche dall’accusa di strage visto che ha lasciato il gas acceso per cercare di cancellare le prove.