Confindustria e sindacati vicini ad un accordo sul Green Pass in azienda. Resta da sciogliere il nodo legato ai tamponi.
Dopo settimane di acceso confronto, Confindustria e sindacati sono ormai vicini ad un accordo sul Green Pass nelle aziende. Il premier Draghi segue da vicino la trattativa che potrebbe incidere sul nuovo decreto che porterà ad una nuova estensione della certificazione verde obbligatoria.
Green pass, confronto tra Confindustria e sindacati
Nella giornata del 6 settembre Confindustria ha incontrato i sindacati e il confronto si è concluso con una promettente fumata grigia. Le parti convergono sull’estensione dell’obbligatorietà del Green Pass nelle aziende ma resta da sciogliere il nodo legato ai tamponi. Confindustria chiede che i costi non gravino sulle casse delle aziende e i sindacati chiedono che i costi non gravino sui lavoratori. L’altra richiesta dei sindacati è che le aziende non ricorrano ai licenziamenti. Nel mondo dei sindacati resta comunque l’idea che la soluzione migliore sia quella dell’introduzione dell’obbligo vaccinale, ipotesi effettivamente al vaglio del governo.
Bonomi, il governo potrebbe farsi carico del costo dei tamponi
“Noi da sempre siamo stati per l’obbligo vaccinale ma non possiamo non renderci conto che al momento la politica non sembra trovare una sintesi e quindi abbiamo necessità di mettere in sicurezza i luoghi di lavoro“, ha dichiarato Bonomi al termine dell’incontro con i sindacati. “Siamo per l’adozione del green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro e su questo si è aperta una discussione“.
Per quanto riguarda il costo dei tamponi, Bonomi chiama in causa il governo: “Credo che il governo potrebbe pensare di fare un’operazione di utilità sociale e quindi di potersi far carico del costo dei tamponi, che sicuramente non può essere a carico delle imprese“.
Vertice Draghi-Landini
Intanto il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato il Segretario della Cgil Maurizio Landini. Il senso del discorso non cambia: se il Green Pass deve diventare obbligatorio anche nelle aziende, il costo non deve essere a carico dei lavoratori.