Un 15enne a Verona è stato travolto da un’auto mentre si trovava sul monopattino elettrico. La disperazione della madre.
A meno di una settimana dal suo 16esimo compleanno, Samuele Brognara è stato travolto e ucciso mentre guidava il suo monopattino elettrico da un’auto. La tragedia è avvenuta a Oppeano, in provincia di Verona e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza di questi mezzi che sembrano essere un pericolo nelle grandi città. La disperazione della madre ora che vede le sue paure concretizzarsi. “Odiavo quel mezzo, avevo paura che mi avrebbe portato via Samuele e purtroppo è stato così” ha detto.
A L’Arena, la madre racconta che non voleva che il figlio avesse il monopattino elettrico perché aveva paura che gli potesse capitare qualcosa di brutto. Proprio la mattina dell’incidente, prima di uscire per andare a lavorare si era raccomandata che non lo usasse. La notte di Pasqua il 15enne non è rientrato a casa e la famiglia ha iniziato ad allertare le forze dell’ordine e chiamare gli ospedali ma pare che nessuno sapesse nulla.
Il pericolo dei monopattini: serve regolamentazione
“Mi sono sentita cadere il mondo addosso, sono scoppiata a piangere, non potevo crederci”, racconta la madre dicendo di non sapere l’esatta dinamica dell’incidente. “Mi è stato riferito che il monopattino aveva le luci di posizione accese e che chi lo ha travolto svolge una professione medica, tanto che è stato il primo a soccorrerlo con il massaggio cardiaco”.
Secondo il comandante della polizia locale di Verona, il tema dei monopattini elettrici è una priorità da affrontare subito per aumentare la sicurezza sulle strade. Insieme all’associazione dei comuni italiani ha presentato modifiche al codice della strada per introdurre nuovi obblighi per chi usa il monopattino. Tra questi l’obbligo della targa, per rende più facili i controlli e le sanzioni, e quello dell’assicurazione”, ha detto. “È evidente che i monopattini sono dei veicoli a tutti gli effetti, e quindi vanno regolamentati”.
