Torino, a processo un uomo accusato di aver abusato per anni dei tre fratelli, figli della compagna. La figlia maggiore rompe il silenzio.
Mentre a Garlasco l’ex procuratore Venditti passa all’attacco, a Torino, un uomo di 56 anni è a processo con l’accusa di aver abusato sessualmente – per oltre dieci anni – dei tre fratelli minorenni, figli della sua compagna. La vicenda è emersa solo grazie al coraggio della figlia maggiore, come riportato da Fanpage, che ha denunciato i fatti dopo essersi allontanata da casa per motivi di studio.

Tre fratelli abusati per anni dal compagno della madre: il racconto
La prima a parlare è stata la figlia maggiore, spiega Fanpage, quando si è trasferita per frequentare l’università. Lontana dalla routine familiare, ha trovato la forza di raccontare gli abusi subiti sin da bambina: palpeggiamenti, toccamenti e tentativi di rapporti sessuali. Gli episodi si sarebbero verificati in casa, ma anche durante vacanze in barca e in montagna.
Dopo essersi confidata con un’amica, ha deciso di denunciare l’uomo, compagno della madre. Tornata a casa per una pausa dagli studi, ha rivelato tutto alla madre, davanti ai suoi due fratelli, ormai maggiorenni.
I gemelli, un ragazzo e una ragazza, hanno confermato di aver vissuto esperienze simili. Secondo le indagini, gli abusi sul più piccolo sarebbero iniziati prima dei dieci anni e sarebbero andati avanti fino a poco prima della denuncia.
Il processo a porte chiuse e la reazione della madre
L’uomo, incensurato e senza precedenti penali, ha negato ogni addebito. Il processo è in corso davanti alla Corte d’assise di Torino, aggiunge Fanpage, e si svolge a porte chiuse per tutelare le vittime. Durante l’incidente probatorio, i tre fratelli hanno già confermato le accuse.
La madre, informata solo dopo anni, ha vissuto un crollo emotivo. In alcuni casi, gli abusi sarebbero avvenuti anche in sua presenza, ma senza che se ne accorgesse. Sconvolta, ha deciso di denunciare l’uomo insieme ai figli. I ragazzi si sono costituiti parte civile. Le prossime udienze prevedono l’ascolto dei genitori e di tutti i testimoni indicati dalla procura.