Scoperta sconvolgente a Padova: tre persone trovate morte in uno stabile abbandonato vicino a un braciere acceso.
In una fredda notte di gennaio a Padova, una scoperta tragica ha sconvolto la comunità: tre persone, probabilmente di origine magrebina, sono stati trovati morti in un edificio abbandonato, l’ex istituto Configliachi in via Guido Reni. I corpi, scoperti accanto a un braciere ancora acceso, non presentavano segni di violenza, ma la presenza del braciere accende sospetti su una possibile intossicazione da monossido di carbonio.
Intervento delle autorità e indagini in corso
La questura di Padova è intervenuta prontamente dopo la segnalazione al 113 da parte di alcuni migranti, abituali frequentatori dello stesso stabile. Sul luogo del ritrovamento, si sono precipitati i soccorritori, compresi Vigili del Fuoco, Polizia Scientifica e medici legali, per effettuare tutti i rilievi necessari. Sebbene le indagini siano ancora in corso, gli elementi raccolti finora puntano verso una tragica fatalità causata dal monossido di carbonio.
Le vittime: senza tetto in cerca di riparo
I tre individui, apparentemente senza fissa dimora, avevano trovato rifugio nell’edificio abbandonato, un luogo frequentato anche da altri migranti. Per contrastare il freddo pungente, avevano acceso un braciere, la cui presenza è ora al centro delle indagini. I resti del braciere, rinvenuti dai soccorritori, potrebbero aver causato la morte per le esalazioni tossiche.
Questa tragedia pone in evidenza i rischi legati all’uso improprio di bracieri in ambienti chiusi, una pratica pericolosa soprattutto in luoghi privi di adeguata ventilazione. Il monossido di carbonio, un gas inodore e incolore, può essere letale se inalato in quantità elevate, conducendo a morte rapida e silenziosa.
L’evento ha suscitato una profonda solidarietà nella comunità di Padova, stimolando discussioni sulla sicurezza e sul benessere delle persone senza fissa dimora. Le autorità locali, insieme alle organizzazioni di volontariato, sono chiamate a intensificare gli sforzi per garantire rifugi sicuri e sensibilizzare sui pericoli legati all’esposizione al monossido di carbonio.
In attesa di ulteriori sviluppi, questo tragico episodio rimane un triste promemoria dei pericoli che affrontano quotidianamente gli individui più vulnerabili della società.