Treno fermo al caldo tra Ancona e Piacenza per un incendio, panico tra i passeggeri

Treno fermo al caldo tra Ancona e Piacenza per un incendio, panico tra i passeggeri

Treno fermo al caldo tra Ancona e Piacenza per un incendio. Panico tra i passeggeri, rotti i finestrini.

ROMA – Un treno è rimasto fermo per alcune ore tra Ancona e Piacenza nel giorno di Ferragosto per un incendio. Il rogo, come riportato da Il Messaggero, è stato registrato nei pressi di Bologna e ci sono stati attimi di panico tra i passeggeri anche per il fatto che mancato funzionamento dell’area condizionata.

La tratta è rimasta bloccata per quasi quattro ore, con passeggeri che hanno deciso di utilizzare i martelletti di emergenza per rompere i vetri e poter respirare. Momenti di paura tra i presenti, ma fortunatamente non c’è stato bisogno dell’intervento del personale medico.

L’incendio

L’incendio è stato registrato alle porte di Mirandola e ha coinvolto l’infrastruttura ferroviaria elettrica. Questo ha costretto il convoglio a fermarsi in attesa di risolvere il problema. Uno stop avvenuto pochi minuti dopo l’allarme, con i passeggeri che si sono ritrovati per diverse ore fermi al caldo con l’aria condizionata che non funzionava.

Da qui la decisione di rompere i finestrini per poter respirare. Non c’è stato bisogno dell’intervento medico, ma la paura passata difficilmente farà dimenticare questa piccola disavventura a tutti i passeggeri che erano sul treno diretto a Piacenza.

Treno

Fs: “Il treno era già partito al momento dell’incendio”

Intercettato da Il Messaggero, Ferrovie dello Stato ha precisato che “al momento del guasto il treno era già partito e abbiamo potuto solamente trainarlo fino a Bologna, dove i passeggeri hanno trovato un treno funzionante e con l’aria condizionata che gli ha consentito di proseguire il viaggio. Per tutti gli altri, che avevano perso coincidenze o che non erano diretti a Piacenza, abbiamo disposto bus e taxi per consentire loro di arrivare a destinazione. A tutti e 700 passeggeri che erano a bordo, abbiamo distribuito acqua e generi di conforto“.