Giovanni Bernabè, 18enne climber, è morto dopo essere precipitato per 100 metri durante una scalata con l’amico in Trentino.
Non c’è stato nulla da fare per Giovanni Bernabè, il climber di 18 anni precipitato per 100 metri mentre stava scendendo a doppia cordata. Il ragazza stava facendo una scalata con l’amico, in Trentino, sulle Placche Zebrate di Pietramurata. Giovanni è stato ricoverato per due giorni all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove poi è deceduto.
Iscritto al quarto anno del Liceo Scientifico, il giovane climber era da sempre appassionato alle scalate di montagna. E proprio per questo due giorni fa senza alcuna paura si era recato verso una nuova avventura dove però si è verificata la tragedia.
A dare il primo allarme è stato il suo compagno di cordata, della stessa età, che ha chiesto aiuto intorno alle 17:50 ai soccorsi. Giovanni è stato subito trasportato in ospedale d’urgenza tramite l’elicottero, dove poi è morto due giorni dopo. All’arrivo era incosciente e con politraumi in vari punti. Fin da subito le sue condizioni erano apparse come molto gravi.
Le prime ricostruzioni
Secondo le prime ricostruzioni Giovanni Bernabè si stava cimentando con una discesa a doppia corda insieme al suo amico. Al momento dell’incidente pare si trovasse in sosta e stesse attraversando la corda doppia successiva. Poi, probabilmente a causa di un errore, è precipitato per 100 metri fino a schiantarsi al suolo. L’amico si è subito messo in contatto con i soccorritori tramite il numero unico di emergenza.
L’intera cittadina di Pietramurata si trova adesso sotto shock. Giovanni era conosciuto da tutti come un amante della montagna, della natura, dello sport e con grande voglia di vivere. Tutta la comunità si è stretta attorno alla famiglia, distrutta dal dolore per la perdita del ragazza. Sull’accaduto ci sono ancora verifiche in corso.