“Bocciatelo”: la richiesta dei genitori dopo promozione del figlio

“Bocciatelo”: la richiesta dei genitori dopo promozione del figlio

Il figlio promosso ma per i genitori deve ripetere l’anno. I fatti in Trentino Alto Adige con tanto di ricorso al Tar.

“Per il bene di nostro figlio, bocciatelo!”. Questa, in pratica, la richiesta di una coppia di genitori del Trentino Alto Adige che, dopo la promozione del loro ragazzo a scuola, ne hanno chiesto, invece, la bocciatura rivolgendosi, persino, al Tribunale amministrativo regionale.

“Bocciatelo”: la richiesta di una coppia di genitori

Da quanto si apprende da Il Mattino che cita l’Adige, una coppia di genitori residenti in Trentino Alto Adige si è rivolta al tribunale amministrativo regionale per far bocciare il proprio figlio a scuola nonostante, in realtà, sia stato promosso.

Il ragazzino frequenta la scuola elementare e, stando alla tesi di suo padre e sua madre, dovrebbe ripetere la classe a causa delle molte assenze avute nel corso dell’anno scolastico per motivi di salute.

Il primo passo dei genitori del ragazzo è stato quello di rivolgersi al consiglio di classe chiedendo, appunto, la bocciatura. Successivamente, visto il parere opposto dei dirigenti scolastici, sono andati dai giudici.

“Per il suo bene”

Dalle informazioni raccolte, i genitori del ragazzo vorrebbero far cambiare scuola al proprio figlio e avrebbero anche presentato una relazione di una psicoterapeuta. Nonostante le assenze, però, gli insegnati del giovane sono di parere decisamente contrario e sostengono che l’alunno sia riuscito ad ottenere un buon profitto durante l’anno.

Stando agli atti depositati, i due coniugi puntano ad anteporre il benessere del bimbo alla sua promozione scolastica. La decisione in merito a questa particolare vicenda avverrà il prossimo 28 settembre. Per il magistrato che ha accolto il ricorso gli atti di promozione impugnati “appaiono inficiati dal denunciato vizio di eccesso di potere e travisamento dei fatti” in considerazione “dell’omessa valutazione delle ragioni dei genitori”. A questo punto bisognerà attendere la decisione del Tar per capire quali saranno le sorti dello studente.