Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, esorta la maggioranza di Governo a concentrarsi sulla crescita.
ROMA – Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica nel giorno in cui è stato presentato in Parlamento il Def,
Documento di economia e finanza.
Responsabilità e crescita
Il responsabile di via XX Settembre ha dichiarato: “La maggioranza di Governo ha un grande capitale politico, e quindi una grande responsabilità, che deve mettere al servizio della crescita. Il Def produrrà più scontenti a Roma che a Bruxelles”.
Saldi invariati
Tria ha poi spiegato: “I provvedimenti economico del Governo saranno essenzialmente a legislazione invariata, escluso l’impatto delle misure sulla crescita che stiamo varando. Si specificherà che si sta lavorando perché la legge di Bilancio accolga una continuazione della riforma fiscale nella direzione del programma di governo e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Evidentemente si tratta di una manovra complessa che dovrà toccare sia il lato delle entrate sia il lato delle spese“.
Flat tax, sì condizionato
Tra i temi più caldi (e molto caro a Salvini) c’è la Flat tax. A tal proposito, Tria ha messo in chiaro le cose: “Gli obiettivi di finanza pubblica fissati dal Def sono quelli entro cui bisognerà operare“. In pratica, l’intervento richiede 12-15 miliardi e, pertanto, occorrerà tagliare le spese per una cifra di pari entità.