Trieste, colla il tetto della piscina Acquamarina. Il sindaco: “Poteva essere una tragedia”. La struttura era chiusa per manutenzione ordinaria.
Tragedia sfiorata a Trieste, dove si è verificato il crollo del tetto dell’Acquamarina, la grande piscina locale frequentata da centinaia di persone.
Trieste, crolla il tetto dell’Acquamarina
Il tetto della struttura è crollato intorno alle 15.00 del 29 luglio e poteva trasformarsi in una tragedia, una strage con decine di vittime. Invece fortunatamente la piscina era stata chiusa il giorno prima per i lavor di manutenzione ordinaria. Una chiusura prevista da tempo e fissata per ogni mese di agosto per valutare le condizioni dell’edificio e dei servizi.
Restano da capire le cause del crollo. Secondo le prime informazioni e le prime analisi, la struttura, di recente costruzione (2000) ha avuto un cedimento statico.
Il sindaco di Trieste: “Poteva essere una strage, a questo punto potevamo avere cinquanta o sessanta morti”.
Duro il commento del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza che, parlando alla stampa, ha evidenziato come il tutto sarebbe potuto trasformarsi in una vera e propria trageda.
“È stato sfiorato un dramma. A quest’ora potevamo avere 50-60 morti in questa piscina che soltanto ieri era stata chiusa per la manutenzione ordinaria prevista come ogni mese di agosto”
“Sono collassati 2.400 metri quadrati di soffitto ma per fortuna nessuno si è fatto male e già domani sarò con i miei per verificare come è stato fatto il progetto”.
“Per ora – prosegue il primo cittadino – è troppo presto per dire cosa è accaduto, e saranno i tecnici e la magistratura a fare le dovute verifiche”.
Di seguito l’aggiornamento condiviso dai Vigili del Fuoco con un post su Twitter
