Trivelle, accordo raggiunto tra Lega e Movimento Cinque Stelle. Il governo si lascia alle spalle l’ennesimo potenziale crisi.
Lega e Movimento Cinque Stelle si lasciano alle spalle l’ennesima potenziale crisi di governo trovando l’accordo sulle trivelle.
Il no del Movimento Cinque Stelle ribadito da Conte e Costa
I pentastellati avevano detto di essere contrari alla realizzazione delle opere. Il messaggio era stato anticipato dal premier Conte ed era stato ribadito con fermezza dal ministro dell’Ambiente. Costa aveva infatti fatto sapere di non essere intenzionato ad approvare i documenti per avviare le trivellazioni e di essere disposto a presentare le dimissioni pur di non mettere la sua firma sugli incartamenti.
Il monito di Matteo Salvini: solo con i no non si va da nessuna parte
Diversa invece l’idea della Lega, con Salvini che aveva ammonito i suoi alleati di governo facendo sapere che solo con i no non si va da nessuna parte e non si governa. Il vicepremier aveva inoltre promosso di avviare solo le trivellazioni al largo della costa, quindi lontano dalla terraferma.
Ipotesi moratoria per diciotto mesi
Stando alle ultime indiscrezioni che circolano da Roma, Lega e Movimento Cinque Stelle potrebbero aver trovato un compromesso per sbloccare la situazione.
Si tratta di una sospensione di diciotto mesi per quanto riguarda i permessi di ricerca in mare. In questo periodo sarà messo a punto un Piano delle aree idonee.
Il Movimento Cinque Stelle aveva chiesto inizialmente uno stop di ventiquattro mesi salvo poi fare un passo indietro per strappare il sì della Lega.