L’invasione oltre misura di turisti, arrivati in massa nelle festività appena trascorse di Pasqua e 25 aprile, costringe di nuovo a discutere di numero chiuso per i visitatori.
Riomaggiore – Traghetti e treni scaricano in massa centinaia di turisti entusiasti di visitare le Cinqueterre, ma se da una parte sono linfa vitale per l’economia del territorio, confermando il fascino e l’attrattiva che questo territorio esercita a livello mondiale, da un altro punto di vista invece rappresentano un problema. Piazzette e vicoli invasi da migliaia di persone, quest’anno arrivate in misura maggiore alle stagioni scorse, rendono quasi impossibile muoversi. La bellezza di questi luoghi diventa un’arma a doppio taglio, da una parte le migliaia di persone che arrivano giornalmente, fanno sicuramente bene all’economia di chi vive di turismo, ma dall’altra le piazzette ed i vicoli così affollati possono diventare un pericolo per tutti. Se dovesse accadere un incidente, l’intervento dei soccorsi diventerebbe quasi impossibile. Ma anche i piccoli sentieri e viottoli che portano su in collina, vengono danneggiati da piccole e continue frane, provocate dal continuo passaggio di persone.
Occorre regolamentare l’accesso dei turisti tramite una prenotazione preventiva
Il sindaco di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia torna a chiedere un confronto con le istituzioni regionali per poter prendere delle “decisioni divenute ormai non più rimandabili, una strategia turistica unitaria a livello nazionale, regolamentazione degli accessi anche tramite prenotazione preventiva, connessa alla Cinque Terre Card, priorità e tariffe agevolate per il turista residente». Il Governatore della Liguria, Giovanni Toti ha annunciato un incontro con sindaci e Parco «per programmare interventi che garantiscano al contempo la sicurezza delle persone e la possibilità per i turisti di visitare e godere appieno di un territorio tanto spettacolare quanto delicato».