In Italia aumenta la truffa del POS con skimmer e carte bianche: come funziona e come evitare di perdere 300 euro a transazione.
Negli ultimi anni, l’Italia ha registrato un sensibile aumento delle frodi legate ai pagamenti digitali, in particolare attraverso terminali POS. La truffa più sofisticata e insidiosa oggi si chiama “white cards”, o carte bianche, e consiste nella clonazione delle carte di pagamento tramite dispositivi elettronici nascosti come gli skimmer. Questo fenomeno, che sta colpendo sempre più consumatori, si traduce in una perdita media di circa 300 euro per transazione. Il rischio? Accorgersi troppo tardi di aver autorizzato inconsapevolmente un pagamento fraudolento.

Come funziona la truffa delle carte bianche
La tecnica utilizzata dai truffatori si basa sull’installazione di uno skimmer all’interno di terminali POS apparentemente normali. Questo dispositivo è in grado di copiare i dati contenuti nella banda magnetica o nel chip della carta al momento della transazione. Accanto allo skimmer, spesso viene posizionata una microcamera nascosta o una tastiera sovrapposta che serve per intercettare il PIN digitato dal cliente. I dati così raccolti vengono trasferiti su carte anonime, prive di loghi o numeri visibili, le cosiddette “carte bianche”, che consentono l’accesso immediato al conto della vittima.
Un aspetto particolarmente preoccupante è la capacità delle carte clonate di essere utilizzate simultaneamente in più città italiane. Come ha dichiarato il maggiore del Comando Carabinieri di Trento, è stato documentato l’uso della stessa carta clonata in tre città diverse nello stesso momento. Questo dettaglio rivela l’alto livello di organizzazione e tecnologia impiegata da queste reti criminali.
Come difendersi dalle frodi durante i pagamenti
Per proteggersi da questa forma di criminalità è essenziale prestare attenzione a ogni passaggio del pagamento fisico. Prima di inserire la carta, è importante osservare con attenzione il terminale POS: la presenza di spessori, movimenti anomali o componenti insoliti può indicare una manomissione. Durante la digitazione del PIN è buona norma coprire la tastiera con la mano libera, per evitare che eventuali microcamere possano riprendere il codice. È sempre preferibile pagare direttamente alla cassa, evitando di consegnare la carta a terzi, come camerieri o addetti non autorizzati.
Inoltre, è consigliabile controllare frequentemente il proprio estratto conto e attivare notifiche istantanee tramite SMS o app bancaria. In caso di transazioni sospette o non riconosciute, è fondamentale bloccare immediatamente la carta, contattare il proprio istituto bancario e denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.
Le frodi tramite POS hanno raggiunto in Italia un volume annuo di circa 10 miliardi di euro, con un incremento stimato tra il 15% e il 20% rispetto all’anno precedente. Fenomeni come l’operazione “Free Fuel”, che ha smantellato una rete specializzata nella clonazione di carte carburante, dimostrano quanto il crimine informatico legato ai pagamenti fisici sia in continua evoluzione. Restare aggiornati e adottare comportamenti prudenti è oggi più che mai una necessità.