Una nuova truffa in crescita nelle province italiane, quella dell’anello d’oro in cambio di denaro per fare il pieno: ecco come fare per difenderti.
Le truffe auto sono in aumento, ma una delle più insidiose sta guadagnando popolarità in diverse zone italiane. Parliamo della truffa dell’anello d’oro, una frode che colpisce in particolare chi si ferma per prestare aiuto a chi sembra in difficoltà. La modalità di raggiro è semplice ma efficace, sfruttando il buon cuore delle persone.

La truffa dell’anello d’oro: il meccanismo del raggiro
Negli ultimi tempi, nelle province di Piacenza, Parma e Pordenone, sono stati segnalati numerosi episodi legati a una nuova truffa automobilistica.
I truffatori, solitamente a bordo di auto di lusso come Audi o Mercedes con targhe straniere, si fermano lungo la strada fingendo di essere rimasti senza benzina. Una volta che una potenziale vittima si ferma per offrire aiuto, il raggiro ha inizio.
I malfattori raccontano una storia di emergenza: “sono senza carburante, la carta di credito non funziona, e non ho soldi per fare il pieno”.
A quel punto, chiedono una somma di denaro, promettendo di restituirla appena possibile. In cambio, offrono un oggetto come “garanzia”: un anello d’oro, che in realtà è un falso dal valore irrisorio.
La truffa si basa sull’idea che la vittima non possa resistere alla tentazione di aiutare qualcuno in difficoltà, specialmente se si trova di fronte a una persona che, apparentemente, si esprime in modo affannoso e con un accento straniero.
Un caso concreto nella provincia di Parma
Nel caso più recente, accaduto nella provincia di Parma, la vittima racconta che il truffatore si è presentato come un “britannico” in difficoltà. Con un italiano stentato, ha raccontato di vivere all’estero e di essere in Italia per cercare suo fratello, vittima di un incidente stradale.
Dopo aver spiegato che la sua carta di credito era stata superata e che aveva bisogno di denaro per fare il pieno, ha convinto la vittima ad accompagnarlo fino a un ufficio postale dove ha prelevato ben 400 euro.
Per giustificare la richiesta, il truffatore ha lasciato in pegno due anelli, promettendo che li avrebbe ripresi il giorno successivo. Tuttavia, quando la vittima ha cercato di contattarlo, il numero telefonico che gli era stato fornito è risultato irraggiungibile.
Perché le vittime cadono nella truffa?
La maggior parte delle vittime della truffa dell’anello d’oro cade nell’inganno per l’umanità dimostrata dal truffatore. L’apparenza di una persona in difficoltà e il contesto di emergenza – con l’auto apparentemente in panne – rendono il raggiro credibile.
Inoltre, la richiesta di aiuto, accompagnata dalla promessa di restituzione dei soldi, può indurre le persone a sentire una sorta di obbligo morale nell’assistere il malcapitato.
Come evitare la truffa dell’anello d’oro
Per non cadere nella trappola dei truffatori, è fondamentale seguire alcune semplici regole. Innanzitutto, non dare mai soldi a persone sconosciute, nemmeno se sembrano essere in difficoltà. In caso di richiesta di aiuto da parte di un automobilista, la cosa migliore da fare è contattare le forze dell’ordine.
I carabinieri e la polizia sono le uniche persone in grado di intervenire in queste situazioni.
Se il truffatore è davvero intenzionato a ingannare, l’arrivo delle forze dell’ordine lo farà fuggire immediatamente. Se invece si tratta di una persona davvero bisognosa di aiuto, sarà felice di collaborare e accogliere l’intervento ufficiale.
Un altro consiglio utile è non accettare mai oggetti in cambio di denaro. Anche se l’auto del presunto truffatore può sembrare di alta classe, non bisogna farsi ingannare dalle apparenze.
Se il truffatore insiste, è possibile chiedere di vedere i suoi documenti d’identità, ma è fondamentale sapere che potrebbero essere falsi. L’unico modo per tutelarsi è sempre chiamare le forze dell’ordine.
Cosa fare se ti trovi coinvolto in una truffa
Se ti accorgi di essere stato coinvolto in una truffa, non è mai troppo tardi per agire. Denunciare il fatto alle autorità competenti è essenziale per cercare di risalire ai responsabili e prevenire ulteriori frodi.
Inoltre, fornire dettagli precisi come l’auto del truffatore, la descrizione fisica e ogni informazione utile aiuterà a prevenire altri raggiri.
La truffa dell’anello d’oro sta diventando sempre più diffusa
Purtroppo, questo tipo di frode sembra essere destinato a crescere, con un numero sempre maggiore di segnalazioni nelle zone italiane più vulnerabili a queste pratiche.
È quindi fondamentale diffondere la consapevolezza riguardo alla truffa dell’anello d’oro, informando le persone su come proteggersi e come reagire correttamente.